1:16
Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale
nacque Gesù, che è chiamato Cristo.
1:17
Così da Abramo fino a Davide sono in tutto quattordici
generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia,
quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a
Cristo, quattordici generazioni.
1:18
Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria,
sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe; e prima che fossero
venuti a stare insieme, si trovò incinta per virtù
dello Spirito Santo.
1:19
E Giuseppe, suo marito, essendo uomo giusto e non volendo esporla ad
infamia, si propose di lasciarla occultamente.
1:20
Ma mentre avea queste cose nellanimo, ecco che un angelo del
Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe, figliuol di Davide,
non temere di prender teco Maria tua moglie; perché ciò
che in lei è generato, è dallo Spirito Santo.
1:21
Ed ella partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Gesù,
perché è lui che salverà il suo popolo dai loro
peccati.
1:22
Or tutto ciò avvenne, affinché si adempiesse quello che
era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
1:23
Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figliuolo,
al quale sarà posto nome Emmanuele, che, interpretato, vuol
dire: "Iddio con noi".
1:24
E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come langelo del Signore
gli avea comandato, e prese con sé sua moglie;
1:25
e non la conobbe finchella non ebbe partorito un figlio; e gli
pose nome Gesù.
2:1
Or essendo Gesù nato in Betleem di Giudea, ai dì del re
Erode, ecco dei magi dOriente arrivarono in Gerusalemme,
dicendo:
2:2
Dovè il re de Giudei che è nato? Poiché
noi abbiam veduto la sua stella in Oriente e siam venuti per
adorarlo.
2:3
Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui.
2:4
E radunati tutti i capi sacerdoti e gli scribi del popolo, sinformò
da loro dove il Cristo dovea nascere.
2:5
Ed essi gli dissero: In Betleem di Giudea; poiché così
è scritto per mezzo del profeta:
2:6
E tu, Betleem, terra di Giuda, non sei punto la minima fra le città
principali di Giuda; perché da te uscirà un Principe,
che pascerà il mio popolo Israele.
2:7
Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, sinformò
esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparita;
2:8
e mandandoli a Betleem, disse loro: Andate e domandate diligentemente
del fanciullino; e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere,
affinché io pure venga ad adorarlo.
2:9
Essi dunque, udito il re, partirono; ed ecco la stella che aveano
veduta in Oriente, andava dinanzi a loro, finché, giunta al
luogo dovera il fanciullino, vi si fermò sopra.
2:10
Ed essi, veduta la stella, si rallegrarono di grandissima allegrezza.
2:11
Ed entrati nella casa, videro il fanciullino con Maria sua madre; e
prostratisi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei
doni: oro, incenso e mirra.
2:12
Poi, essendo stati divinamente avvertiti in sogno di non ripassare da
Erode, per altra via tornarono al loro paese.
2:13
Partiti che furono, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a
Giuseppe e gli disse: Lèvati, prendi il fanciullino e sua
madre, e fuggi in Egitto, e sta quivi finchio non tel
dica; perché Erode cercherà il fanciullino per farlo
morire.
2:14
Egli dunque levatosi, prese di notte il fanciullino e sua madre, e si
ritirò in Egitto;
2:15
ed ivi stette fino alla morte di Erode, affinché si adempiesse
quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta: Fuor dEgitto
chiamai il mio figliuolo.
2:16
Allora Erode vedutosi beffato dai magi, si adirò gravemente, e
mandò ad uccidere tutti i maschi cherano in Betleem e in
tutto il suo territorio dalletà di due anni in giù,
secondo il tempo del quale sera esattamente informato dai magi.
2:17
Allora si adempié quello che fu detto per bocca del profeta
Geremia:
2:18
Un grido è stato udito in Rama; un pianto ed un lamento
grande: Rachele piange i suoi figliuoli e ricusa desser
consolata, perché non sono più.
2:19
Ma dopo che Erode fu morto, ecco un angelo del Signore apparve in
sogno a Giuseppe in Egitto, e gli disse:
2:20
Lèvati, prendi il fanciullino e sua madre, e vattene nel paese
dIsraele; perché son morti coloro che cercavano la vita
del fanciullino.
2:21
Ed egli, levatosi, prese il fanciullino e sua madre ed entrò
nel paese dIsraele.
2:22
Ma udito che in Giudea regnava Archelao invece dErode, suo
padre, temette dandar colà; ed essendo stato divinamente
avvertito in sogno, si ritirò nelle parti della Galilea,
2:23
e venne ad abitare in una città detta Nazaret, affinché
si adempiesse quello chera stato detto dai profeti, chegli
sarebbe chiamato Nazareno.
3:1
Or in que giorni comparve Giovanni il Battista, predicando nel
deserto della Giudea e dicendo:
3:2
Ravvedetevi, poiché il regno de cieli è vicino.
3:3
Di lui parlò infatti il profeta Isaia quando disse: Vè
una voce duno che grida nel deserto: Preparate la via del
Signore, addirizzate i suoi sentieri.
3:4
Or esso Giovanni aveva il vestimento di pelo di cammello ed una
cintura di cuoio intorno a fianchi; ed il suo cibo erano
locuste e miele selvatico.
3:5
Allora Gerusalemme e tutta la Giudea e tutto il paese dintorno
al Giordano presero ad accorrere a lui;
3:6
ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro
peccati.
3:7
Ma vedendo egli molti dei Farisei e dei Sadducei, venire al suo
battesimo, disse loro: Razza di vipere, chi vha insegnato a
fuggir dallira a venire?
3:8
Fate dunque de frutti degni del ravvedimento.
3:9
E non pensate di dir dentro di voi: Abbiamo per padre Abramo; perché
io vi dico che Iddio può da queste pietre far sorgere de
figliuoli ad Abramo.
3:10
E già la scure è posta alla radice degli alberi; ogni
albero dunque che non fa buon frutto, sta per esser tagliato e
gittato nel fuoco.
3:11
Ben vi battezzo io con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che
viene dietro a me è più forte di me, ed io non son
degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo
Spirito Santo e con fuoco.
3:12
Egli ha il suo ventilabro in mano, e netterà interamente laia
sua, e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma arderà
la pula con fuoco inestinguibile.
3:13
Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da
Giovanni per esser da lui battezzato.
3:14
Ma questi vi si opponeva dicendo: Son io che ho bisogno desser
battezzato da te, e tu vieni a me?
3:15
Ma Gesù gli rispose: Lascia fare per ora; poiché
conviene che noi adempiamo così ogni giustizia. Allora
Giovanni lo lasciò fare.
3:16
E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dellacqua;
ed ecco i cieli sapersero, ed egli vide lo Spirito di Dio
scendere come una colomba e venir sopra lui.
3:17
Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo è il mio diletto
Figliuolo nel quale mi son compiaciuto.
4:1
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito su nel deserto, per
esser tentato dal diavolo.
4:2
E dopo che ebbe digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine
ebbe fame.
4:3
E il tentatore, accostatosi, gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio,
di che queste pietre divengan pani.
4:4
Ma egli rispondendo disse: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà
luomo, ma dogni parola che procede dalla bocca di Dio.
4:5
Allora il diavolo lo menò seco nella santa città e lo
pose sul pinnacolo del tempio,
4:6
e gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, gettati giù; poiché
sta scritto: Egli darà ordine ai suoi angeli intorno a te, ed
essi ti porteranno sulle loro mani, che talora tu non urti col piede
contro una pietra.
4:7
Gesù gli disse: Egli è altresì scritto: Non
tentare il Signore Iddio tuo.
4:8
Di nuovo il diavolo lo menò seco sopra un monte altissimo, e
gli mostrò tutti i regni del mondo e la lor gloria, e gli
disse:
4:9
Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu mi
adori.
4:10
Allora Gesù gli disse: Va, Satana, poiché sta
scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto.
4:11
Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco degli angeli vennero a
lui e lo servivano.
4:12
Or Gesù, avendo udito che Giovanni era stato messo in
prigione, si ritirò in Galilea.
4:13
E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, città sul
mare, ai confini di Zabulon e di Neftali,
4:14
affinché si adempiesse quello chera stato detto dal
profeta Isaia:
4:15
Il paese di Zabulon e il paese di Neftali, sulla via del mare, al di
là del Giordano, la Galilea de Gentili,
4:16
il popolo che giaceva nelle tenebre, ha veduto una gran luce; su
quelli che giacevano nella contrada e nellombra della morte,
una luce sè levata.
4:17
Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire:
Ravvedetevi, perché il regno de cieli è vicino.
4:18
Or passeggiando lungo il mare della Galilea, egli vide due fratelli,
Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete
in mare; poiché erano pescatori.
4:19
E disse loro: Venite dietro a me, e vi farò pescatori
duomini.
4:20
Ed essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono.
4:21
E passato più oltre, vide due altri fratelli, Giacomo di
Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca, con Zebedeo
loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò.
4:22
Ed essi, lasciata subito la barca e il padre loro, lo seguirono.
4:23
E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle
loro sinagoghe e predicando levangelo del Regno, sanando ogni
malattia ed ogni infermità fra il popolo.
4:24
E la sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli recarono tutti i
malati colpiti da varie infermità e da varî dolori,
indemoniati, lunatici, paralitici; ed ei li guarì.
4:25
E grandi folle lo seguirono dalla Galilea e dalla Decapoli e da
Gerusalemme e dalla Giudea e doltre il Giordano.
5:1
E Gesù, vedendo le folle, salì sul monte; e postosi a
sedere, i suoi discepoli si accostarono a lui.
5:2
Ed egli, aperta la bocca, li ammaestrava dicendo:
5:3
Beati i poveri in ispirito, perché di loro è il regno
de cieli.
5:4
Beati quelli che fanno cordoglio, perché essi saranno
consolati.
5:5
Beati i mansueti, perché essi erederanno la terra.
5:6
Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia perché
essi saranno saziati.
5:7
Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà
fatta.
5:8
Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Iddio.
5:9
Beati quelli che sadoperano alla pace, perché essi saran
chiamati figliuoli di Dio.
5:10
Beati i perseguitati per cagion di giustizia, perché di loro è
il regno dei cieli.
5:11
Beati voi, quando voltraggeranno e vi perseguiteranno e,
mentendo, diranno contro a voi ogni sorta di male per cagion mia.
5:12
Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è
grande ne cieli; poiché così hanno perseguitato i
profeti che sono stati prima di voi.
5:13
Voi siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con
che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non
ad esser gettato via e calpestato dagli uomini.
5:14
Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte
non può rimaner nascosta;
5:15
e non si accende una lampada per metterla sotto il moggio; anzi la si
mette sul candeliere ed ella fa lume a tutti quelli che sono in casa.
5:16
Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini,
affinché veggano le vostre buone opere e glorifichino il Padre
vostro che è ne cieli.
5:17
Non pensate chio sia venuto per abolire la legge od i profeti;
io son venuto non per abolire ma per compire:
5:18
poiché io vi dico in verità che finché non siano
passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge
passerà, che tutto non sia adempiuto.
5:19
Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti ed
avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato
minimo nel regno de cieli; ma chi li avrà messi in
pratica ed insegnati, esso sarà chiamato grande nel regno dei
cieli.
5:20
Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella
degli scribi e de Farisei, voi non entrerete punto nel regno
dei cieli.
5:21
Voi avete udito che fu detto agli antichi: Non uccidere, e Chiunque
avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale;
5:22
ma io vi dico: Chiunque sadira contro al suo fratello, senza
cagione, sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà
detto al suo fratello raca, sarà sottoposto al
Sinedrio; e chi gli avrà detto pazzo, sarà
condannato alla geenna del fuoco.
5:23
Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sullaltare, e
quivi ti ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te,
5:24
lascia quivi la tua offerta dinanzi allaltare, e va prima
a riconciliarti col tuo fratello; e poi vieni ad offrir la tua
offerta.
5:25
Fa presto amichevole accordo col tuo avversario mentre sei
ancora per via con lui; che talora il tuo avversario non ti dia in
man del giudice, e il giudice in man delle guardie, e tu sii cacciato
in prigione.
5:26
Io ti dico in verità che di là non uscirai, finché
tu non abbia pagato lultimo quattrino.
5:27
Voi avete udito che fu detto: Non commettere adulterio.
5:28
Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha già
commesso adulterio con lei nel suo cuore.
5:29
Ora, se locchio tuo destro ti fa cadere in peccato, cavalo e
gettalo via da te; poiché val meglio per te che uno dei tuoi
membri perisca, e non sia gettato lintero tuo corpo nella
geenna.
5:30
E se la tua man destra ti fa cadere in peccato, mozzala e gettala via
da te; poiché val meglio per te che uno dei tuoi membri
perisca, e non vada lintero tuo corpo nella geenna.
5:31
Fu detto: Chiunque ripudia sua moglie, le dia latto del
divorzio.
5:32
Ma io vi dico: Chiunque manda via la moglie, salvo che per cagion di
fornicazione, la fa essere adultera; e chiunque sposa colei chè
mandata via, commette adulterio.
5:33
Avete udito pure che fu detto agli antichi: Non ispergiurare, ma
attieni al Signore i tuoi giuramenti.
5:34
Ma io vi dico: Del tutto non giurate, né per il cielo, perché
è il trono di Dio;
5:35
né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi
piedi; né per Gerusalemme, perché è la città
del gran Re.
5:36
Non giurar neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi fare un
solo capello bianco o nero.
5:37
Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché
il di più vien dal maligno.
5:38
Voi avete udito che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente.
5:39
Ma io vi dico: Non contrastate al malvagio; anzi, se uno ti percuote
sulla guancia destra, porgigli anche laltra;
5:40
ed a chi vuol litigar teco e toglierti la tunica, lasciagli anche il
mantello.
5:41
E se uno ti vuol costringere a far seco un miglio, fanne con lui due.
5:42
Da a chi ti chiede, e a chi desidera da te un imprestito, non
voltar le spalle.
5:43
Voi avete udito che fu detto: Ama il tuo prossimo e odia il tuo
nemico.
5:44
Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi
perseguitano,
5:45
affinché siate figliuoli del Padre vostro che è nei
cieli; poiché Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e
sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
5:46
Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno
anche i pubblicani lo stesso?
5:47
E se fate accoglienze soltanto ai vostri fratelli, che fate di
singolare? Non fanno anche i pagani altrettanto?
5:48
Voi dunque siate perfetti, comè perfetto il Padre vostro
celeste.
6:1
Guardatevi dal praticare la vostra giustizia [in palese] nel cospetto
degli uomini per esser osservati da loro; altrimenti non ne avrete
premio presso il Padre vostro che è nei cieli.
6:2
Quando dunque fai limosina, non far sonar la tromba dinanzi a te,
come fanno glipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per
essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che cotesto
è il premio che ne hanno.
6:3
Ma quando tu fai limosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la
destra,
6:4
affinché la tua limosina si faccia in segreto; e il Padre tuo
che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa in palese.
6:5
E quando pregate, non siate come glipocriti; poiché essi
amano di fare orazione stando in piè nelle sinagoghe e ai
canti delle piazze per esser veduti dagli uomini. Io vi dico in
verità che cotesto è il premio che ne hanno.
6:6
Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone luscio
fa orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre
tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa in
palese.
6:7
E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i
quali pensano dessere esauditi per la moltitudine delle loro
parole.
6:8
Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sa le cose
di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate.
6:9
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia
santificato il tuo nome;
6:10
venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra
comè fatta nel cielo.
6:11
Dacci oggi il nostro pane cotidiano;
6:12
e rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai
nostri debitori;
6:13
e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Poiché
a te appartengono il regno, la potenza, e la gloria, in sempiterno,
Amen.
6:14
Perché se voi perdonate agli uomini i loro falli, il Padre
vostro celeste perdonerà anche a voi;
6:15
ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro
perdonerà i vostri falli.
6:16
E quando digiunate, non siate mesti daspetto come glipocriti;
poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini
che digiunano. Io vi dico in verità che cotesto è il
premio che ne hanno.
6:17
Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia,
6:18
affinché non apparisca agli uomini che tu digiuni, ma al Padre
tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto,
te ne darà la ricompensa.
6:19
Non vi fate tesori sulla terra, ove la tignola e la ruggine
consumano, e dove i ladri sconficcano e rubano;
6:20
ma fatevi tesori in cielo, ove né tignola né ruggine
consumano, e dove i ladri non sconficcano né rubano.
6:21
Perché dovè il tuo tesoro, quivi sarà
anche il tuo cuore.
6:22
La lampada del corpo è locchio. Se dunque locchio
tuo è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato;
6:23
ma se locchio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà
nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre,
esse tenebre quanto grandi saranno!
6:24
Niuno può servire a due padroni; perché o odierà
luno ed amerà laltro, o si atterrà alluno
e sprezzerà laltro. Voi non potete servire a Dio ed a
Mammona.
6:25
Perciò vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la
vita vostra di quel che mangerete o di quel che berrete; né
per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più
del nutrimento, e il corpo più del vestito?
6:26
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non
raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non
siete voi assai più di loro?
6:27
E chi di voi può con la sua sollecitudine aggiungere alla sua
statura pure un cubito?
6:28
E intorno al vestire, perché siete con ansietà
solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non
faticano e non filano;
6:29
eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu
vestito come uno di loro.
6:30
Or se Iddio riveste in questa maniera lerba de campi che
oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà
Egli molto più voi, o gente di poca fede?
6:31
Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: Che
mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo?
6:32
Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il
Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
6:33
Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose
vi saranno sopraggiunte.
6:34
Non siate dunque con ansietà solleciti del domani; perché
il domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno
il suo affanno.
7:1
Non giudicate, acciocché non siate giudicati;
7:2
perché col giudicio col quale giudicate, sarete giudicati; e
con la misura onde misurate, sarà misurato a voi.
7:3
E perché guardi tu il bruscolo che è nellocchio
del tuo fratello, mentre non iscorgi la trave che è
nellocchio tuo?
7:4
Ovvero, come potrai tu dire al tuo fratello: Lascia chio ti
tragga dallocchio il bruscolo, mentre ecco la trave è
nellocchio tuo?
7:5
Ipocrita, trai prima dallocchio tuo la trave, e allora ci
vedrai bene per trarre il bruscolo dallocchio del tuo fratello.
7:6
Non date ciò chè santo ai cani e non gettate le
vostre perle dinanzi ai porci, che talora non le pestino co
piedi e rivolti contro a voi non vi sbranino.
7:7
Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi
sarà aperto;
7:8
perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà
aperto a chi picchia.
7:9
E qual è luomo fra voi, il quale, se il figliuolo gli
chiede un pane gli dia una pietra?
7:10
Oppure se gli chiede un pesce gli dia un serpente?
7:11
Se dunque voi che siete malvagi, sapete dar buoni doni ai vostri
figliuoli, quanto più il Padre vostro che è ne
cieli darà Egli cose buone a coloro che gliele domandano!
7:12
Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano,
fatele anche voi a loro; perché questa è la legge ed i
profeti.
7:13
Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e
spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che
entran per essa.
7:14
Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla
vita, e pochi son quelli che la trovano.
7:15
Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da
pecore, ma dentro son lupi rapaci.
7:16
Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgon forse delle uve dalle
spine, o de fichi dai triboli?
7:17
Così, ogni albero buono fa frutti buoni; ma lalbero
cattivo fa frutti cattivi.
7:18
Un albero buono non può far frutti cattivi, né un
albero cattivo far frutti buoni.
7:19
Ogni albero che non fa buon frutto, è tagliato e gettato nel
fuoco.
7:20
Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti.
7:21
Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de
cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne
cieli.
7:22
Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi
profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demonî, e
fatte in nome tuo molte opere potenti?
7:23
E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi
da me, voi tutti operatori diniquità.
7:24
Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica
sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua
casa sopra la roccia.
7:25
E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti
hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma ella non è
caduta, perché era fondata sulla roccia.
7:26
E chiunque ode queste mie parole e non le mette in pratica sarà
paragonato ad un uomo stolto che ha edificata la sua casa sulla rena.
7:27
E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti
hanno soffiato ed hanno fatto impeto contro quella casa; ed ella è
caduta, e la sua ruina è stata grande.
7:28
Ed avvenne che quando Gesù ebbe finiti questi discorsi, le
turbe stupivano del suo insegnamento,
7:29
perchegli le ammaestrava come avendo autorità, e non
come i loro scribi.
8:1
Or quando egli fu sceso dal monte, molte turbe lo seguirono.
8:2
Ed ecco un lebbroso, accostatosi, gli si prostrò dinanzi
dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi.
8:3
E Gesù, stesa la mano, lo toccò dicendo: Lo voglio, sii
mondato. E in quellistante egli fu mondato dalla sua lebbra.
8:4
E Gesù gli disse: Guarda di non dirlo a nessuno: ma va,
mostrati al sacerdote e fa lofferta che Mosè ha
prescritto; e ciò serva loro di testimonianza.
8:5
Or quandegli fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui
pregandolo e dicendo:
8:6
Signore, il mio servitore giace in casa paralitico, gravemente
tormentato.
8:7
Gesù gli disse: Io verrò e lo guarirò. Ma il
centurione rispondendo disse:
8:8
Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto; ma di
soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito.
8:9
Poiché anchio son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto
di me de soldati; e dico a uno: Va, ed egli va; e ad un
altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa questo, ed egli
lo fa.
8:10
E Gesù, udito questo, ne restò maravigliato, e disse a
quelli che lo seguivano: Io vi dico in verità che in nessuno,
in Israele, ho trovato cotanta fede.
8:11
Or io vi dico che molti verranno di Levante e di Ponente e sederanno
a tavola con Abramo e Isacco e Giacobbe, nel regno dei cieli;
8:12
ma i figliuoli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori.
Quivi sarà il pianto e lo stridor de denti.
8:13
E Gesù disse al centurione: Va; e come hai creduto,
siati fatto. E il servitore fu guarito in quellora stessa.
8:14
Poi Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide la suocera di lui
che giaceva in letto con la febbre; ed egli le toccò la mano e
la febbre la lasciò.
8:15
Ella si alzò e si mise a servirlo.
8:16
Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli con
la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati,
8:17
affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta
Isaia: Egli stesso ha preso le nostre infermità, ed ha portato
le nostre malattie.
8:18
Or Gesù, vedendo una gran folla intorno a sé, comandò
che si passasse allaltra riva.
8:19
Allora uno scriba, accostatosi, gli disse: Maestro, io ti seguirò
dovunque tu vada.
8:20
E Gesù gli disse: Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del
cielo dei nidi, ma il Figliuol delluomo non ha dove posare il
capo.
8:21
E un altro dei discepoli gli disse: Signore, permettimi dandare
prima a seppellir mio padre.
8:22
Ma Gesù gli disse: Seguitami, e lascia i morti seppellire i
loro morti.
8:23
Ed essendo egli entrato nella barca, i suoi discepoli lo seguirono.
8:24
Ed ecco farsi in mare una così gran burrasca, che la barca era
coperta dalle onde; ma Gesù dormiva.
8:25
E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: Signore,
salvaci, siam perduti.
8:26
Ed egli disse loro: Perché avete paura, o gente di poca fede?
Allora, levatosi, sgridò i venti ed il mare, e si fece gran
bonaccia.
8:27
E quegli uomini ne restaron maravigliati e dicevano: Che uomo è
mai questo che anche i venti e il mare gli obbediscono?
8:28
E quando fu giunto allaltra riva, nel paese de Gadareni,
gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così
furiosi, che niuno potea passar per quella via.
8:29
Ed ecco si misero a gridare: Che vè fra noi e te,
Figliuol di Dio? Sei tu venuto qua prima del tempo per tormentarci?
8:30
Or lungi da loro vera un gran branco di porci che pasceva.
8:31
E i demonî lo pregavano dicendo: Se tu ci scacci, mandaci in
quel branco di porci.
8:32
Ed egli disse loro: Andate. Ed essi, usciti, se ne andarono nei
porci; ed ecco tutto il branco si gettò a precipizio giù
nel mare, e perirono nelle acque.
8:33
E quelli che li pasturavano fuggirono; e andati nella città
raccontarono ogni cosa e il fatto deglindemoniati.
8:34
Ed ecco tutta la città uscì incontro a Gesù; e,
come lo videro lo pregarono che si partisse dai loro confini.
9:1
E Gesù, entrato in una barca, passò allaltra riva
e venne nella sua città.
9:2
Ed ecco gli portarono un paralitico steso sopra un letto. E Gesù,
veduta la fede loro, disse al paralitico: Figliuolo, sta di
buon animo, i tuoi peccati ti sono rimessi.
9:3
Ed ecco alcuni degli scribi dissero dentro di sé: Costui
bestemmia.
9:4
E Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse: Perché
pensate voi cose malvage ne vostri cuori?
9:5
Poiché, che cosè più facile, dire: I tuoi
peccati ti sono rimessi, o dire: Levati e cammina?
9:6
Or affinché sappiate che il Figliuol delluomo ha sulla
terra autorità di rimettere i peccati: Levati (disse al
paralitico), prendi il tuo letto e vattene a casa.
9:7
Ed egli, levatosi, se ne andò a casa sua.
9:8
E le turbe, veduto ciò, furon prese da timore, e glorificarono
Iddio che avea data cotale autorità agli uomini.
9:9
Poi Gesù, partitosi di là, passando, vide un uomo,
chiamato Matteo, che sedeva al banco della gabella; e gli disse:
Seguimi. Ed egli, levatosi, lo seguì.
9:10
Ed avvenne che, essendo Gesù a tavola in casa di Matteo, ecco,
molti pubblicani e peccatori vennero e si misero a tavola con Gesù
e co suoi discepoli.
9:11
E i Farisei, veduto ciò, dicevano ai suoi discepoli: Perché
il vostro maestro mangia coi pubblicani e coi peccatori?
9:12
Ma Gesù, avendoli uditi, disse: Non sono i sani che hanno
bisogno del medico, ma i malati.
9:13
Or andate e imparate che cosa significhi: Voglio misericordia, e non
sacrifizio; poiché io non son venuto a chiamar de
giusti, ma dei peccatori.
9:14
Allora gli saccostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero:
Perché noi ed i Farisei digiuniamo, e i tuoi discepoli non
digiunano?
9:15
E Gesù disse loro: Gli amici dello sposo possono essi far
cordoglio, finché lo sposo è con loro? Ma verranno i
giorni che lo sposo sarà loro tolto, ed allora digiuneranno.
9:16
Or niuno mette un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio;
perché quella toppa porta via qualcosa dal vestito, e lo
strappo si fa peggiore.
9:17
Neppur si mette del vin nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri si
rompono, il vino si spande e gli otri si perdono; ma si mette il vin
nuovo in otri nuovi, e luno e gli altri si conservano.
9:18
Mentregli diceva loro queste cose, ecco uno dei capi della
sinagoga, accostatosi, sinchinò dinanzi a lui e gli
disse: La mia figliuola è pur ora trapassata; ma vieni, metti
la mano su lei ed ella vivrà.
9:19
E Gesù, alzatosi, lo seguiva co suoi discepoli.
9:20
Ed ecco una donna, malata dun flusso di sangue da dodici anni,
accostatasi per di dietro, gli toccò il lembo della veste.
9:21
Perché diceva fra sé: Sol chio tocchi la sua
veste, sarò guarita.
9:22
E Gesù, voltatosi e vedutala, disse: Sta di buon animo,
figliuola; la tua fede tha guarita. E da quellora la
donna fu guarita.
9:23
E quando Gesù fu giunto alla casa del capo della sinagoga, ed
ebbe veduto i sonatori di flauto e la moltitudine che facea grande
strepito, disse loro: Ritiratevi;
9:24
perché la fanciulla non è morta, ma dorme. E si
ridevano di lui.
9:25
Ma quando la moltitudine fu messa fuori, egli entrò, e prese
la fanciulla per la mano, ed ella si alzò.
9:26
E se ne divulgò la fama per tutto quel paese.
9:27
Come Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono,
gridando e dicendo: Abbi pietà di noi, o Figliuol di Davide!
9:28
E quandegli fu entrato nella casa, que ciechi si
accostarono a lui. E Gesù disse loro: Credete voi chio
possa far questo? Essi gli risposero: Sì, o Signore.
9:29
Allora toccò loro gli occhi dicendo: Siavi fatto secondo la
vostra fede.
9:30
E gli occhi loro furono aperti. E Gesù fece loro un severo
divieto, dicendo: Guardate che niuno lo sappia.
9:31
Ma quelli, usciti fuori, sparsero la fama di lui per tutto quel
paese.
9:32
Or come que ciechi uscivano, ecco che gli fu presentato un uomo
muto indemoniato.
9:33
E cacciato che fu il demonio, il muto parlò. E le turbe si
maravigliarono dicendo: Mai non sè vista cosa tale in
Israele.
9:34
Ma i Farisei dicevano: Egli caccia i demonî per laiuto
del principe dei demonî.
9:35
E Gesù andava attorno per tutte le città e per i
villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando levangelo
del Regno, e sanando ogni malattia ed ogni infermità.
9:36
E vedendo le turbe, nebbe compassione, percherano stanche
e sfinite, come pecore che non hanno pastore.
9:37
Allora egli disse ai suoi discepoli: Ben è la mèsse
grande, ma pochi son gli operai.
9:38
Pregate dunque il Signor della mèsse che spinga degli operai
nella sua mèsse.
10:1
Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potestà
di cacciare gli spiriti immondi, e di sanare qualunque malattia e
qualunque infermità.
10:2
Or i nomi de dodici apostoli son questi: Il primo Simone detto
Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo
fratello;
10:3
Filippo e Bartolommeo; Toma e Matteo il pubblicano; Giacomo dAlfeo
e Taddeo;
10:4
Simone il Cananeo e Giuda lIscariota, quello stesso che poi lo
tradì.
10:5
Questi dodici mandò Gesù, dando loro queste istruzioni:
Non andate fra i Gentili, e non entrate in alcuna città de
Samaritani,
10:6
ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa dIsraele.
10:7
E andando, predicate e dite: Il regno de cieli è vicino.
10:8
Sanate glinfermi, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi,
cacciate i demonî; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente
date.
10:9
Non fate provvisione né doro, né dargento,
né di rame nelle vostre cinture,
10:10
né di sacca da viaggio, né di due tuniche, né di
calzari, né di bastone, perché loperaio è
degno del suo nutrimento.
10:11
Or in qualunque città o villaggio sarete entrati, informatevi
chi sia ivi degno, e dimorate da lui finché partiate.
10:12
E quando entrerete nella casa salutatela.
10:13
E se quella casa nè degna, venga la pace vostra su lei;
se poi non ne è degna la vostra pace torni a voi.
10:14
E se alcuno non vi riceve né ascolta le vostre parole, uscendo
da quella casa o da quella città, scotete la polvere da
vostri piedi.
10:15
In verità io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel
giorno del giudizio, sarà trattato con meno rigore di quella
città.
10:16
Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti
come i serpenti e semplici come le colombe.
10:17
E guardatevi dagli uomini; perché vi metteranno in man de
tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;
10:18
e sarete menati davanti a governatori e re per cagion mia, per servir
di testimonianza dinanzi a loro ed ai Gentili.
10:19
Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non siate in ansietà
del come parlerete o di quel che avrete a dire; perché in
quellora stessa vi sarà dato ciò che avrete a
dire.
10:20
Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del
Padre vostro che parla in voi.
10:21
Or il fratello darà il fratello a morte, e il padre il
figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro i genitori e li faranno
morire.
10:22
E sarete odiati da tutti a cagion del mio nome; ma chi avrà
perseverato sino alla fine sarà salvato.
10:23
E quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in unaltra;
perché io vi dico in verità che non avrete finito di
percorrere le città dIsraele, prima che il Figliuol
delluomo sia venuto.
10:24
Un discepolo non è da più del maestro, né un
servo da più del suo signore.
10:25
Basti al discepolo di essere come il suo maestro, e al servo dessere
come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebub il padrone, quanto
più chiameranno così quei di casa sua!
10:26
Non li temete dunque; poiché non vè niente di
nascosto che non abbia ad essere scoperto, né di occulto che
non abbia a venire a notizia.
10:27
Quello chio vi dico nelle tenebre, ditelo voi nella luce; e
quel che udite dettovi allorecchio, predicatelo sui tetti.
10:28
E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider
lanima; temete piuttosto colui che può far perire e
lanima e il corpo nella geenna.
10:29
Due passeri non si vendon essi per un soldo? Eppure non ne cade uno
solo in terra senza del Padre vostro.
10:30
Ma quantè a voi, perfino i capelli del vostro capo son
tutti contati.
10:31
Non temete dunque; voi siete da più di molti passeri.
10:32
Chiunque adunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anchio
riconoscerò lui davanti al Padre mio che è ne
cieli.
10:33
Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anchio
rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.
10:34
Non pensate chio sia venuto a metter pace sulla terra; non son
venuto a metter pace, ma spada.
10:35
Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la
figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera;
10:36
e i nemici delluomo saranno quelli stessi di casa sua.
10:37
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e
chi ama figliuolo o figliuola più di me, non è degno di
me;
10:38
e chi non prende la sua croce e non vien dietro a me, non è
degno di me.
10:39
Chi avrà trovato la vita sua la perderà; e chi avrà
perduto la sua vita per cagion mia, la troverà.
10:40
Chi riceve voi riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha
mandato.
10:41
Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di
profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio
di giusto.
10:42
E chi avrà dato da bere soltanto un bicchier dacqua
fresca ad uno di questi piccoli, perché è un mio
discepolo, io vi dico in verità che non perderà punto
il suo premio.
11:1
Ed avvenne che quando ebbe finito di dar le sue istruzioni ai suoi
dodici discepoli, Gesù si partì di là per
insegnare e predicare nelle loro città.
11:2
Or Giovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere del
Cristo, mandò a dirgli per mezzo de suoi discepoli:
11:3
Sei tu colui che ha da venire, o ne aspetteremo noi un altro?
11:4
E Gesù rispondendo disse loro: Andate a riferire a Giovanni
quello che udite e vedete:
11:5
i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono
mondati e i sordi odono; i morti risuscitano, e lEvangelo è
annunziato ai poveri.
11:6
E beato colui che non si sarà scandalizzato di me!
11:7
Or comessi se ne andavano, Gesù prese a dire alle turbe
intorno a Giovanni: Che andaste a vedere nel deserto? Una canna
dimenata dal vento? Ma che andaste a vedere?
11:8
Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano delle
vesti morbide stanno nelle dimore dei re.
11:9
Ma perché andaste? Per vedere un profeta? Sì, vi dico e
uno più che profeta.
11:10
Egli è colui del quale è scritto: Ecco, io mando il mio
messaggero davanti al tuo cospetto, che preparerà la via
dinanzi a te.
11:11
In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è
sorto alcuno maggiore di Giovanni Battista; però, il minimo
nel regno de cieli è maggiore di lui.
11:12
Or dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno de
cieli è preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono.
11:13
Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetato fino a
Giovanni.
11:14
E se lo volete accettare, egli è lElia che dovea venire.
Chi ha orecchi oda.
11:15
Ma a chi assomiglierò io questa generazione?
11:16
Ella è simile ai fanciulli seduti nelle piazze che gridano ai
loro compagni e dicono:
11:17
Vi abbiam sonato il flauto, e voi non avete ballato; abbiam cantato
de lamenti, e voi non avete fatto cordoglio.
11:18
Difatti è venuto Giovanni non mangiando né bevendo, e
dicono: Ha un demonio!
11:19
È venuto il Figliuol delluomo mangiando e bevendo, e
dicono: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de
peccatori! Ma la sapienza è stata giustificata dalle opere
sue.
11:20
Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era
stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perché
non si erano ravvedute.
11:21
Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e
Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, già
da gran tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere.
11:22
E però vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di
Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra.
11:23
E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu
scenderai fino nellAdes. Perché se in Sodoma fossero
state fatte le opere potenti compiute in te, ella sarebbe durata fino
ad oggi.
11:24
E però, io lo dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del
paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua.
11:25
In quel tempo Gesù prese a dire: Io ti rendo lode, o Padre,
Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste
cose ai savî e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli
fanciulli.
11:26
Sì, Padre, perché così tè piaciuto.
11:27
Ogni cosa mè stata data in mano dal Padre mio; e niuno
conosce appieno il Figliuolo, se non il Padre; e niuno conosce
appieno il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo
avrà voluto rivelarlo.
11:28
Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi
darò riposo.
11:29
Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perchio son
mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre;
11:30
poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è
leggero.
12:1
In quel tempo Gesù passò in giorno di sabato per i
seminati; e i suoi discepoli ebbero fame e presero a svellere delle
spighe ed a mangiare.
12:2
E i Farisei, veduto ciò, gli dissero: Ecco, i tuoi discepoli
fanno quel che non è lecito di fare in giorno di sabato.
12:3
Ma egli disse loro: Non avete voi letto quel che fece Davide, quando
ebbe fame, egli e coloro cheran con lui?
12:4
Come egli entrò nella casa di Dio, e come mangiarono i pani di
presentazione i quali non era lecito di mangiare né a lui, né
a quelli cheran con lui, ma ai soli sacerdoti?
12:5
Ovvero, non avete voi letto nella legge che nei giorni di sabato, i
sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne son colpevoli?
12:6
Or io vi dico che vè qui qualcosa di più grande
del tempio.
12:7
E se sapeste che cosa significhi: Voglio misericordia e non
sacrifizio, voi non avreste condannato glinnocenti;
12:8
perché il Figliuol delluomo è signore del sabato.
12:9
E, partitosi di là, venne nella loro sinagoga.
12:10
Ed ecco un uomo che avea una mano secca. Ed essi, affin di poterlo
accusare, fecero a Gesù questa domanda: È egli lecito
far delle guarigioni in giorno di sabato?
12:11
Ed egli disse loro: Chi è colui fra voi che, avendo una
pecora, sella cade in giorno di sabato in una fossa non la
prenda e la tragga fuori?
12:12
Or quantè un uomo da più duna pecora! È
dunque lecito di far del bene in giorno di sabato.
12:13
Allora disse a quelluomo: Stendi la tua mano. E colui la stese,
ed ella tornò sana come laltra.
12:14
Ma i Farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui, col fine di
farlo morire.
12:15
Ma Gesù, saputolo, si partì di là; e molti lo
seguirono, ed egli li guarì tutti;
12:16
e ordinò loro severamente di non farlo conoscere,
12:17
affinché si adempisse quanto era stato detto per bocca del
profeta Isaia:
12:18
Ecco il mio Servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui lanima
mia si è compiaciuta. Io metterò lo Spirito mio sopra
lui, ed egli annunzierà giudicio alle genti.
12:19
Non contenderà, né griderà, né alcuno
udrà la sua voce nelle piazze.
12:20
Ei non triterà la canna rotta e non spegnerà il
lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfar la
giustizia.
12:21
E nel nome di lui le genti spereranno.
12:22
Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo
sanò, talché il mutolo parlava e vedeva.
12:23
E tutte le turbe stupivano e dicevano: Non è costui il
figliuol di Davide?
12:24
Ma i Farisei, udendo ciò, dissero: Costui non caccia i demonî
se non per laiuto di Beelzebub, principe dei demonî.
12:25
E Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro: Ogni regno
diviso in parti contrarie sarà ridotto in deserto; ed ogni
città o casa divisa in parti contrarie non potrà
reggere.
12:26
E se Satana caccia Satana, egli è diviso contro se stesso;
come dunque potrà sussistere il suo regno?
12:27
E se io caccio i demonî per laiuto di Beelzebub, per
laiuto di chi li cacciano i vostri figliuoli? Per questo, essi
stessi saranno i vostri giudici.
12:28
Ma se è per laiuto dello Spirito di Dio che io caccio i
demonî, è dunque pervenuto fino a voi il regno di Dio.
12:29
Ovvero, come può uno entrar nella casa delluomo forte e
rapirgli le sue masserizie, se prima non abbia legato luomo
forte? Allora soltanto gli prederà la casa.
12:30
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie
con me, disperde.
12:31
Perciò io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà
perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà
perdonata.
12:32
Ed a chiunque parli contro il Figliuol delluomo, sarà
perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà
perdonato né in questo mondo né in quello avvenire.
12:33
O voi fate lalbero buono e buono pure il suo frutto, o fate
lalbero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal
frutto si conosce lalbero.
12:34
Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché
dallabbondanza del cuore la bocca parla.
12:35
Luomo dabbene dal suo buon tesoro trae cose buone; e luomo
malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvage.
12:36
Or io vi dico che dogni parola oziosa che avranno detta, gli
uomini renderan conto nel giorno del giudizio;
12:37
poiché dalle tue parole sarai giustificato, e dalle tue parole
sarai condannato.
12:38
Allora alcuni degli scribi e de Farisei presero a dirgli:
Maestro, noi vorremmo vederti operare un segno.
12:39
Ma egli rispose loro: Questa generazione malvagia e adultera chiede
un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del
profeta Giona.
12:40
Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e
tre notti, così starà il Figliuolo delluomo nel
cuor della terra tre giorni e tre notti.
12:41
I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la
condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di
Giona; ed ecco qui vi è più che Giona!
12:42
La regina del Mezzodì risusciterà nel giudizio con
questa generazione e la condannerà; perché ella venne
dalle estremità della terra per udir la sapienza di Salomone;
ed ecco qui vè più che Salomone!
12:43
Or quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, va attorno
per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova.
12:44
Allora dice: Ritornerò nella mia casa donde sono uscito; e
giuntovi, la trova vuota, spazzata e adorna.
12:45
Allora va e prende seco altri sette spiriti peggiori di lui, i quali,
entrati, prendon quivi dimora; e lultima condizione di
cotestuomo divien peggiore della prima. Così avverrà
anche a questa malvagia generazione.
12:46
Mentre Gesù parlava ancora alle turbe, ecco sua madre e i suoi
fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli.
12:47
E uno gli disse: Ecco, tua madre e i tuoi fratelli son là
fuori che cercano di parlarti.
12:48
Ma egli, rispondendo, disse a colui che gli parlava: Chi è mia
madre, e chi sono i miei fratelli?
12:49
E, stendendo la mano sui suoi discepoli, disse: Ecco mia madre e i
miei fratelli!
12:50
Poiché chiunque avrà fatta la volontà del Padre
mio che è ne cieli, esso mi è fratello e sorella
e madre.
13:1
In quel giorno Gesù, uscito di casa, si pose a sedere presso
al mare;
13:2
e molte turbe si raunarono attorno a lui; talché egli, montato
in una barca, vi sedette; e tutta la moltitudine stava sulla riva.
13:3
Ed egli insegnò loro molte cose in parabole, dicendo:
13:4
Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava, una
parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la
mangiarono.
13:5
E unaltra cadde ne luoghi rocciosi ove non avea molta
terra; e subito spuntò, perché non avea terreno
profondo;
13:6
ma, levatosi il sole, fu riarsa; e perché non avea radice, si
seccò.
13:7
E unaltra cadde sulle spine; e le spine crebbero e
laffogarono.
13:8
E unaltra cadde nella buona terra e portò frutto, dando
qual cento, qual sessanta, qual trenta per uno.
13:9
Chi ha orecchi da udire oda.
13:10
Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: Perché parli
loro in parabole?
13:11
Ed egli rispose loro: Perché a voi è dato di conoscere
i misteri del regno dei cieli; ma a loro non è dato.
13:12
Perché a chiunque ha, sarà dato, e sarà
nellabbondanza; ma a chiunque non ha, sarà tolto anche
quello che ha.
13:13
Perciò parlo loro in parabole, perché, vedendo, non
vedono; e udendo, non odono e non intendono.
13:14
E sadempie in loro la profezia dIsaia che dice: Udrete
co vostri orecchi e non intenderete; guarderete co vostri
occhi e non vedrete;
13:15
perché il cuore di questo popolo sè fatto
insensibile, son divenuti duri dorecchi ed hanno chiuso gli
occhi, che talora non veggano con gli occhi e non odano con gli
orecchi e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li
guarisca.
13:16
Ma beati gli occhi vostri perché veggono; ed i vostri orecchi,
perché odono!
13:17
Poiché in verità io vi dico che molti profeti e giusti
desiderarono di vedere le cose che voi vedete, e non le videro; e di
udire le cose che voi udite, e non le udirono.
13:18
Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore:
13:19
Tutte le volte che uno ode la parola del Regno e non la intende,
viene il maligno e porta via quel chè stato seminato nel
cuore di lui: questi è colui che ha ricevuto la semenza lungo
la strada.
13:20
E quegli che ha ricevuto la semenza in luoghi rocciosi, è
colui che ode la Parola e subito la riceve con allegrezza;
13:21
però non ha radice in sé, ma è di corta durata;
e quando venga tribolazione o persecuzione a cagion della Parola, è
subito scandalizzato.
13:22
E quegli che ha ricevuto la semenza fra le spine, è colui che
ode la Parola; poi le cure mondane e linganno delle ricchezze
affogano la Parola, e così riesce infruttuosa.
13:23
Ma quei che ha ricevuto la semenza in buona terra, è colui che
ode la Parola e lintende; che porta del frutto e rende luno
il cento, laltro il sessanta e laltro il trenta.
13:24
Egli propose loro unaltra parabola, dicendo: Il regno de
cieli è simile ad un uomo che ha seminato buona semenza nel
suo campo.
13:25
Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò
delle zizzanie in mezzo al grano e se ne andò.
13:26
E quando lerba fu nata ed ebbe fatto frutto, allora apparvero
anche le zizzanie.
13:27
E i servitori del padron di casa vennero a dirgli: Signore, non hai
tu seminato buona semenza nel tuo campo? Come mai, dunque, cè
della zizzania?
13:28
Ed egli disse loro: Un nemico ha fatto questo. E i servitori gli
dissero: Vuoi tu che landiamo a cogliere?
13:29
Ma egli rispose: No, che talora, cogliendo le zizzanie, non
sradichiate insiem con esse il grano.
13:30
Lasciate che ambedue crescano assieme fino alla mietitura; e al tempo
della mietitura, io dirò ai mietitori: Cogliete prima le
zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano,
raccoglietelo nel mio granaio.
13:31
Egli propose loro unaltra parabola, dicendo: Il regno de
cieli è simile ad un granel di senapa che un uomo prende e
semina nel suo campo.
13:32
Esso è bene il più piccolo di tutti i semi; ma quando è
cresciuto, è maggiore de legumi e diviene albero; tanto
che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami.
13:33
Disse loro unaltra parabola: Il regno de cieli è
simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre staia di
farina, finché la pasta sia tutta lievitata.
13:34
Tutte queste cose disse Gesù in parabole alle turbe e senza
parabola non diceva loro nulla,
13:35
affinché si adempisse quel chera stato detto per mezzo
del profeta: Aprirò in parabole la mia bocca; esporrò
cose occulte fin dalla fondazione del mondo.
13:36
Allora Gesù, lasciate le turbe, tornò a casa; e i suoi
discepoli gli saccostarono, dicendo: Spiegaci la parabola delle
zizzanie del campo.
13:37
Ed egli, rispondendo, disse loro: Colui che semina la buona semenza,
è il Figliuol delluomo;
13:38
il campo è il mondo; la buona semenza sono i figliuoli del
Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno;
13:39
il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è
la fine delletà presente; i mietitori sono angeli.
13:40
Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano col fuoco, così
avverrà alla fine delletà presente.
13:41
Il Figliuol delluomo manderà i suoi angeli che
raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori
diniquità,
13:42
e li getteranno nella fornace del fuoco. Quivi sarà il pianto
e lo stridor de denti.
13:43
Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro.
Chi ha orecchi, oda.
13:44
Il regno de cieli è simile ad un tesoro nascosto nel
campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e per lallegrezza
che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.
13:45
Il regno de cieli è anche simile ad un mercante che va
in cerca di belle perle;
13:46
e trovata una perla di gran prezzo, se nè andato, ha
venduto tutto quel che aveva, e lha comperata.
13:47
Il regno de cieli è anche simile ad una rete che,
gettata in mare, ha raccolto ogni sorta di pesci;
13:48
quando è piena, i pescatori la traggono a riva; e, postisi a
sedere, raccolgono il buono in vasi, e buttano via quel che non val
nulla.
13:49
Così avverrà alla fine delletà presente.
Verranno gli angeli, e toglieranno i malvagi di mezzo ai giusti,
13:50
e li getteranno nella fornace del fuoco. Ivi sarà il pianto e
lo stridor de denti.
13:51
Avete intese tutte queste cose? Essi gli risposero: Sì.
13:52
Allora disse loro: Per questo, ogni scriba ammaestrato pel regno de
cieli è simile ad un padron di casa il quale trae fuori dal
suo tesoro cose nuove e cose vecchie.
13:53
Or quando Gesù ebbe finite queste parabole, partì di
là.
13:54
E recatosi nella sua patria, li ammaestrava nella lor sinagoga,
talché stupivano e dicevano: Onde ha costui questa sapienza e
queste opere potenti?
13:55
Non è questi il figliuol del falegname? Sua madre non si
chiama ella Maria, e i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e
Giuda?
13:56
E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Donde dunque vengono a lui
tutte queste cose?
13:57
E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: Un profeta
non è sprezzato che nella sua patria e in casa sua.
13:58
E non fece quivi molte opere potenti a cagione della loro
incredulità.
14:1
In quel tempo Erode il tetrarca, udì la fama di Gesù,
14:2
e disse ai suoi servitori: Costui è Giovanni Battista; egli è
risuscitato dai morti, e però agiscono in lui le potenze
miracolose.
14:3
Perché Erode, fatto arrestare Giovanni, lo aveva incatenato e
messo in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo
fratello; perché Giovanni gli diceva:
14:4
E non tè lecito daverla.
14:5
E benché desiderasse farlo morire, temette il popolo che lo
teneva per profeta.
14:6
Ora, come si celebrava il giorno natalizio di Erode, la figliuola di
Erodiada ballò nel convito e piacque ad Erode;
14:7
ondegli promise con giuramento di darle tutto quello che
domanderebbe.
14:8
Ed ella, spintavi da sua madre, disse: Dammi qui in un piatto la
testa di Giovanni Battista.
14:9
E il re ne fu contristato; ma, a motivo de giuramenti e de
commensali, comandò che le fosse data,
14:10
e mandò a far decapitare Giovanni nella prigione.
14:11
E la testa di lui fu portata in un piatto e data alla fanciulla, che
la portò a sua madre.
14:12
E i discepoli di Giovanni andarono a prenderne il corpo e lo
seppellirono; poi vennero a darne la nuova a Gesù.
14:13
Udito ciò, Gesù si ritirò di là in barca
verso un luogo deserto, in disparte; e le turbe, saputolo, lo
seguitarono a piedi dalle città.
14:14
E Gesù, smontato dalla barca, vide una gran moltitudine;
nebbe compassione, e ne guarì glinfermi.
14:15
Or facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono e gli dissero:
Il luogo è deserto e lora è già passata;
licenzia dunque le folle, affinché vadano pei villaggi a
comprarsi da mangiare.
14:16
Ma Gesù disse loro: Non hanno bisogno dandarsene; date
lor voi da mangiare!
14:17
Ed essi gli risposero: Non abbiam qui altro che cinque pani e due
pesci.
14:18
Ed egli disse: Portatemeli qua.
14:19
Ed avendo ordinato alle turbe di accomodarsi sullerba, prese i
cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, rese grazie;
poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alle turbe.
14:20
E tutti mangiarono e furon sazî; e si portaron via, dei pezzi
avanzati, dodici ceste piene.
14:21
E quelli che avevano mangiato eran circa cinquemila uomini, oltre le
donne e i fanciulli.
14:22
Subito dopo, Gesù obbligò i suoi discepoli a montar
nella barca ed a precederlo sullaltra riva, mentregli
licenzierebbe le turbe.
14:23
E licenziatele, si ritirò in disparte sul monte per pregare. E
fattosi sera, era quivi tutto solo.
14:24
Frattanto la barca, già di molti stadi lontana da terra, era
sbattuta dalle onde perché il vento era contrario.
14:25
Ma alla quarta vigilia della notte Gesù andò verso
loro, camminando sul mare.
14:26
E i discepoli, vedendolo camminar sul mare, si turbarono e dissero: È
un fantasma! E dalla paura gridarono.
14:27
Ma subito Gesù parlò loro e disse: State di buon animo,
son io; non temete!
14:28
E Pietro gli rispose: Signore, se sei tu, comandami di venir a te
sulle acque.
14:29
Ed egli disse: Vieni! E Pietro, smontato dalla barca, camminò
sulle acque e andò verso Gesù.
14:30
Ma vedendo il vento, ebbe paura; e cominciando a sommergersi, gridò:
Signore, salvami!
14:31
E Gesù, stesa subito la mano, lo afferrò e gli disse: O
uomo di poca fede, perché hai dubitato?
14:32
E quando furono montati nella barca, il vento sacquetò.
14:33
Allora quelli che erano nella barca si prostrarono dinanzi a lui,
dicendo: Veramente tu sei Figliuol di Dio!
14:34
E, passati allaltra riva, vennero nel paese di Gennezaret.
14:35
E la gente di quel luogo, avendolo riconosciuto, mandò per
tutto il paese allintorno, e gli presentaron tutti i malati,
14:36
e lo pregavano che lasciasse loro toccare non fossaltro che il
lembo del suo vestito; e tutti quelli che lo toccarono, furon
completamente guariti.
15:1
Allora saccostarono a Gesù de Farisei e degli
scribi venuti da Gerusalemme, e gli dissero:
15:2
Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli
antichi? poiché non si lavano le mani quando prendono cibo.
15:3
Ma egli rispose loro: E voi, perché trasgredite il
comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione?
15:4
Dio, infatti, ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi maledice
padre o madre sia punito di morte; voi, invece, dite:
15:5
Se uno dice a suo padre o a sua madre: "Quello con cui potrei
assisterti è offerta a Dio",
15:6
egli non è più obbligato ad onorar suo padre o sua
madre. E avete annullata la parola di Dio a cagion della vostra
tradizione.
15:7
Ipocriti, ben profetò Isaia di voi quando disse:
15:8
Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è
lontano da me.
15:9
Ma invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che son
precetti duomini.
15:10
E chiamata a sé la moltitudine, disse loro: Ascoltate e
intendete.
15:11
Non è quel che entra nella bocca che contamina luomo; ma
quel che esce dalla bocca, ecco quel che contamina luomo.
15:12
Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli dissero: Sai tu che i
Farisei, quandhanno udito questo discorso, ne son rimasti
scandalizzati?
15:13
Ed egli rispose loro: Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha
piantata, sarà sradicata.
15:14
Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; or se un cieco guida un
altro cieco, ambedue cadranno nella fossa.
15:15
Pietro allora prese a dirgli: Spiegaci la parabola.
15:16
E Gesù disse: Siete anche voi tuttora privi dintendimento?
15:17
Non capite voi che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre
ed è gittato fuori nella latrina?
15:18
Ma quel che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che
contamina luomo.
15:19
Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidî,
adulterî, fornicazioni, furti, false testimonianze,
diffamazioni.
15:20
Queste son le cose che contaminano luomo; ma il mangiare con le
mani non lavate non contamina luomo.
15:21
E partitosi di là, Gesù si ritirò nelle parti di
Tiro e di Sidone.
15:22
Quandecco, una donna cananea di que luoghi venne fuori e
si mise a gridare: Abbi pietà di me, Signore, figliuol di
Davide; la mia figliuola è gravemente tormentata da un
demonio.
15:23
Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli, accostatisi, lo
pregavano dicendo: Licenziala, perché ci grida dietro.
15:24
Ma egli rispose: Io non sono stato mandato che alle pecore perdute
della casa dIsraele.
15:25
Ella però venne e gli si prostrò dinanzi, dicendo:
Signore, aiutami!
15:26
Ma egli rispose: Non è bene prendere il pan de figliuoli
per buttarlo ai cagnolini.
15:27
Ma ella disse: Dici bene, Signore; eppure anche i cagnolini mangiano
de minuzzoli che cadono dalla tavola dei lor padroni.
15:28
Allora Gesù le disse: O donna, grande è la tua fede; ti
sia fatto come vuoi. E da quellora la sua figliuola fu guarita.
15:29
Partitosi di là, Gesù venne presso al mar di Galilea;
e, salito sul monte, si pose quivi a sedere.
15:30
E gli si accostarono molte turbe che avean seco degli zoppi, dei
ciechi, de muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero
a suoi piedi, e Gesù li guarì;
15:31
talché la folla restò ammirata a veder che i muti
parlavano, che gli storpi eran guariti, che gli zoppi camminavano,
che i ciechi vedevano, e ne dette gloria allIddio dIsraele.
15:32
E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: Io ho
pietà di questa moltitudine; poiché già da tre
giorni sta con me e non ha da mangiare; e non voglio rimandarli
digiuni, che talora non vengano meno per via.
15:33
E i discepoli gli dissero: Donde potremmo avere, in un luogo deserto,
tanti pani da saziare così gran folla?
15:34
E Gesù chiese loro: Quanti pani avete? Ed essi risposero:
Sette e pochi pescetti.
15:35
Allora egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra.
15:36
Poi prese i sette pani ed i pesci; e dopo aver rese grazie, li spezzò
e diede ai discepoli, e i discepoli alle folle.
15:37
E tutti mangiarono e furon saziati; e de pezzi avanzati si
levaron sette panieri pieni.
15:38
Or quelli che aveano mangiato erano quattromila persone, senza
contare le donne e i fanciulli.
15:39
E, licenziate le turbe, Gesù entrò nella barca e venne
al paese di Magadan.
16:1
Ed accostatisi a lui i Farisei e i Sadducei, per metterlo alla prova,
gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo.
16:2
Ma egli, rispondendo, disse loro: Quando si fa sera, voi dite: Bel
tempo, perché il cielo rosseggia!
16:3
e la mattina dite: Oggi tempesta, perché il cielo rosseggia
cupo! Laspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni
de tempi non arrivate a discernerli?
16:4
Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, e segno non
le sarà dato se non quello di Giona. E, lasciatili, se ne
andò.
16:5
Or i discepoli, passati allaltra riva, serano dimenticati
di prender de pani.
16:6
E Gesù disse loro: Vedete di guardarvi dal lievito de
Farisei e de Sadducei.
16:7
Ed essi ragionavan fra loro e dicevano: Egli è perché
non abbiam preso de pani.
16:8
Ma Gesù accortosene disse: O gente di poca fede, perché
ragionate fra voi del non aver de pani?
16:9
Non capite ancora e non vi ricordate de cinque pani dei
cinquemila uomini e quante ceste ne levaste?
16:10
né dei sette pani de quattromila uomini e quanti panieri
ne levaste?
16:11
Come mai non capite che non è di pani chio vi parlavo?
Ma guardatevi dal lievito de Farisei e de Sadducei.
16:12
Allora intesero che non avea lor detto di guardarsi dal lievito del
pane, ma dalla dottrina dei Farisei e de Sadducei.
16:13
Poi Gesù, venuto nelle parti di Cesarea di Filippo, domandò
ai suoi discepoli: Chi dice la gente che sia il Figliuol delluomo?
16:14
Ed essi risposero: Gli uni dicono Giovanni Battista; altri, Elia;
altri, Geremia o uno de profeti. Ed egli disse loro: E voi, chi
dite chio sia?
16:15
Simon Pietro, rispondendo, disse:
16:16
Tu sei il Cristo, il Figliuol dellIddio vivente.
16:17
E Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone,
figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue thanno
rivelato questo, ma il Padre mio che è ne cieli.
16:18
E io altresì ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra
edificherò la mia Chiesa, e le porte dellAdes non la
potranno vincere.
16:19
Io ti darò le chiavi del regno de cieli; e tutto ciò
che avrai legato sulla terra sarà legato ne cieli, e
tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto ne
cieli.
16:20
Allora vietò ai suoi discepoli di dire ad alcuno chegli
era il Cristo.
16:21
Da quellora Gesù cominciò a dichiarare ai suoi
discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrir molte cose dagli
anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed esser ucciso, e
risuscitare il terzo giorno.
16:22
E Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo,
dicendo: Tolga ciò Iddio, Signore; questo non ti avverrà
mai.
16:23
Ma Gesù, rivoltosi, disse a Pietro: Vattene via da me, Satana;
tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma
delle cose degli uomini.
16:24
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro
a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua.
16:25
Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà;
ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà.
16:26
E che gioverà egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il
mondo, perde poi lanima sua? O che darà luomo in
cambio dellanima sua?
16:27
Perché il Figliuol delluomo verrà nella gloria
del Padre suo, con i suoi angeli, ed allora renderà a ciascuno
secondo lopera sua.
16:28
In verità io vi dico che alcuni di coloro che son qui presenti
non gusteranno la morte, finché non abbian visto il Figliuol
delluomo venire nel suo regno.
17:1
Sei giorni dopo, Gesù prese seco Pietro, Giacomo e Giovanni
suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte.
17:2
E fu trasfigurato dinanzi a loro; la sua faccia risplendé come
il sole, e i suoi vestiti divennero candidi come la luce.
17:3
Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che stavan conversando
con lui.
17:4
E Pietro prese a dire a Gesù: Signore, egli è bene che
stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende: una per te, una per
Mosè ed una per Elia.
17:5
Mentregli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li coperse
della sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: Questo è
il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo.
17:6
E i discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra, e
furon presi da gran timore.
17:7
Ma Gesù, accostatosi, li toccò e disse: Levatevi, e non
temete.
17:8
Ed essi, alzati gli occhi, non videro alcuno, se non Gesù
tutto solo.
17:9
Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro
questordine: Non parlate di questa visione ad alcuno, finché
il Figliuol delluomo sia risuscitato dai morti.
17:10
E i discepoli gli domandarono: Perché dunque dicono gli scribi
che prima deve venir Elia?
17:11
Ed egli, rispondendo, disse loro: Certo, Elia deve venire e
ristabilire ogni cosa.
17:12
Ma io vi dico: Elia è già venuto, e non lhanno
riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto;
così anche il Figliuol delluomo ha da patire da loro.
17:13
Allora i discepoli intesero chera di Giovanni Battista chegli
aveva loro parlato.
17:14
E quando furon venuti alla moltitudine, un uomo gli saccostò,
gettandosi in ginocchio davanti a lui,
17:15
e dicendo: Signore, abbi pietà del mio figliuolo, perché
è lunatico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e
spesso nellacqua.
17:16
Lho menato ai tuoi discepoli, e non lhanno potuto
guarire.
17:17
E Gesù, rispondendo, disse: O generazione incredula e
perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi
sopporterò? Menatemelo qua.
17:18
E Gesù sgridò lindemoniato, e il demonio uscì
da lui; e da quellora il fanciullo fu guarito.
17:19
Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli
chiesero: Perché non labbiam potuto cacciar noi?
17:20
E Gesù rispose loro: A cagion della vostra poca fede; perché
in verità io vi dico: Se avete fede quanto un granel di
senapa, potrete dire a questo monte: Passa di qui là, e
passerà; e niente vi sarà impossibile.
17:21
Or questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera e il
digiuno.
17:22
Or comessi percorrevano insieme la Galilea, Gesù disse
loro: Il Figliuol delluomo sta per esser dato nelle mani degli
uomini;
17:23
e luccideranno, e al terzo giorno risusciterà. Ed essi
ne furono grandemente contristati.
17:24
E quando furon venuti a Capernaum, quelli che riscotevano le didramme
si accostarono a Pietro e dissero: Il vostro maestro non paga egli le
didramme?
17:25
Egli rispose: Sì. E quando fu entrato in casa, Gesù lo
prevenne e gli disse: Che te ne pare, Simone? i re della terra da chi
prendono i tributi o il censo? dai loro figliuoli o dagli stranieri?
17:26
Dagli stranieri, rispose Pietro. Gesù gli disse: I figliuoli,
dunque, ne sono esenti.
17:27
Ma, per non scandalizzarli, vattene al mare, getta lamo e
prendi il primo pesce che verrà su; e, apertagli la bocca,
troverai uno statère. Prendilo, e dàllo loro per me e
per te.
18:1
In quel mentre i discepoli saccostarono a Gesù, dicendo:
Chi è dunque il maggiore nel regno de cieli?
18:2
Ed egli, chiamato a sé un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo
a loro e disse:
18:3
In verità io vi dico: Se non mutate e non diventate come i
piccoli fanciulli, non entrerete punto nel regno dei cieli.
18:4
Chi pertanto si abbasserà come questo piccolo fanciullo, è
lui il maggiore nel regno de cieli.
18:5
E chiunque riceve un cotal piccolo fanciullo nel nome mio, riceve me.
18:6
Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in
me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina
da mulino e fosse sommerso nel fondo del mare.
18:7
Guai al mondo per gli scandali! Poiché, ben è
necessario che avvengan degli scandali; ma guai alluomo per cui
lo scandalo avviene!
18:8
Ora, se la tua mano od il tuo piede tè occasion di
peccato, mozzali e gettali via da te; meglio è per te lentrar
nella vita monco o zoppo che laver due mani o due piedi ed
esser gettato nel fuoco eterno.
18:9
E se locchio tuo tè occasion di peccato, cavalo e
gettalo via da te; meglio è per te lentrar nella vita
con un occhio solo, che laver due occhi ed esser gettato nella
geenna del fuoco.
18:10
Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli; perché io
vi dico che gli angeli loro, ne cieli, vedono del continuo la
faccia del Padre mio che è ne cieli.
18:11
Poiché il Figliuol dell'uomo è venuto a salvare ciò
che era perito.
18:12
Che vi par egli? Se un uomo ha cento pecore e una di queste si
smarrisce, non lascerà egli le novantanove sui monti per
andare in cerca della smarrita?
18:13
E se gli riesce di ritrovarla, in verità vi dico chei si
rallegra più di questa che delle novantanove che non si erano
smarrite.
18:14
Così è voler del Padre vostro che è nei cieli,
che neppure un solo di questi piccoli perisca.
18:15
Se poi il tuo fratello ha peccato contro di te, va e riprendilo
fra te e lui solo. Se tascolta, avrai guadagnato il tuo
fratello;
18:16
ma, se non tascolta, prendi teco ancora una o due persone,
affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre
testimoni.
18:17
E se rifiuta dascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta di
ascoltare anche la chiesa, siati come il pagano e il pubblicano.
18:18
Io vi dico in verità che tutte le cose che avrete legate sulla
terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte
sulla terra, saranno sciolte nel cielo.
18:19
Ed anche in verità vi dico: Se due di voi sulla terra
saccordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà
loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.
18:20
Poiché dovunque due o tre son raunati nel nome mio, quivi son
io in mezzo a loro.
18:21
Allora Pietro, accostatosi, gli disse: Signore, quante volte,
peccando il mio fratello contro di me, gli perdonerò io? fino
a sette volte?
18:22
E Gesù a lui: Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a
settanta volte sette.
18:23
Perciò il regno de cieli è simile ad un re che
volle fare i conti co suoi servitori.
18:24
E avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno, chera
debitore di diecimila talenti.
18:25
E non avendo egli di che pagare, il suo signore comandò che
fosse venduto lui con la moglie e i figliuoli e tutto quantavea,
e che il debito fosse pagato.
18:26
Onde il servitore, gettatosi a terra, gli si prostrò dinanzi,
dicendo: Abbi pazienza con me, e ti pagherò tutto.
18:27
E il signore di quel servitore, mosso a compassione, lo lasciò
andare, e gli rimise il debito.
18:28
Ma quel servitore, uscito, trovò uno de suoi conservi
che gli dovea cento denari; e afferratolo, lo strangolava, dicendo:
Paga quel che devi!
18:29
Onde il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: Abbi
pazienza con me, e ti p:agherò.
18:30
Ma colui non volle; anzi andò e lo cacciò in prigione,
finché avesse pagato il debito.
18:31
Or i suoi conservi, veduto il fatto, ne furono grandemente
contristati, e andarono a riferire al loro signore tutto laccaduto.
18:32
Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse:
Malvagio servitore, io tho rimesso tutto quel debito, perché
tu me ne supplicasti;
18:33
non dovevi anche tu aver pietà del tuo conservo, comebbi
anchio pietà di te?
18:34
E il suo signore, adirato, lo diede in man degli aguzzini fino a
tanto che avesse pagato tutto quel che gli doveva.
18:35
Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognun di
voi non perdona di cuore al proprio fratello.
19:1
Or avvenne che quando Gesù ebbe finiti questi ragionamenti, si
partì dalla Galilea e se ne andò sui confini della
Giudea oltre il Giordano.
19:2
E molte turbe lo seguirono, e quivi guarì i loro malati.
19:3
E de Farisei saccostarono a lui tentandolo, e dicendo: È
egli lecito di mandar via, per qualunque ragione, la propria moglie?
19:4
Ed egli, rispondendo, disse loro: Non avete voi letto che il Creatore
da principio li creò maschio e femmina, e disse:
19:5
Perciò luomo lascerà il padre e la madre e
sunirà con la sua moglie e i due saranno una sola carne?
19:6
Talché non son più due, ma una sola carne; quello
dunque che Iddio ha congiunto, luomo nol separi.
19:7
Essi gli dissero: Perché dunque comandò Mosè di
darle un atto di divorzio e mandarla via?
19:8
Gesù disse loro: Fu per la durezza dei vostri cuori che Mosè
vi permise di mandar via le vostre mogli; ma da principio non era
così.
19:9
Ed io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per
cagion di fornicazione, e ne sposa unaltra, commette adulterio;
e chi sposa una donna mandata via commette adulterio.
19:10
I discepoli gli dissero: Se tale è il caso delluomo
rispetto alla donna, non conviene di prender moglie.
19:11
Ma egli rispose loro: Non tutti son capaci di praticare questa
parola, ma quelli soltanto ai quali è dato.
19:12
Poiché vi son degli eunuchi, i quali son nati così dal
seno della madre; vi son degli eunuchi, i quali sono stati fatti tali
dagli uomini, e vi son degli eunuchi, i quali si son fatti eunuchi da
sé a cagion del regno de cieli. Chi è in grado di
farlo lo faccia.
19:13
Allora gli furono presentati dei bambini perché imponesse loro
le mani e pregasse; ma i discepoli sgridarono coloro che glieli
presentavano.
19:14
Gesù però disse: Lasciate i piccoli fanciulli e non
vietate loro di venire a me, perché di tali è il regno
de cieli.
19:15
E imposte loro le mani, si partì di là.
19:16
Ed ecco un tale, che gli saccostò e gli disse: Maestro,
che farò io di buono per aver la vita eterna?
19:17
E Gesù gli rispose: Perché minterroghi tu intorno
a ciò chè buono? Uno solo è il buono. Ma
se vuoi entrar nella vita osserva i comandamenti.
19:18
Quali? gli chiese colui. E Gesù rispose: Questi: Non uccidere;
non commettere adulterio; non rubare; non dir falsa testimonianza;
19:19
onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso.
19:20
E il giovane a lui: Tutte queste cose le ho osservate; che mi manca
ancora?
19:21
Gesù gli disse: Se vuoi esser perfetto, va, vendi ciò
che hai e dàllo ai poveri, ed avrai un tesoro nei cieli; poi,
vieni e seguitami.
19:22
Ma il giovane, udita questa parola, se ne andò contristato,
perché avea di gran beni.
19:23
E Gesù disse ai suoi discepoli: Io vi dico in verità
che un ricco malagevolmente entrerà nel regno dei cieli.
19:24
E da capo vi dico: È più facile a un cammello passare
per la cruna dun ago, che ad un ricco entrare nel regno di Dio.
19:25
I suoi discepoli, udito questo, sbigottirono forte e dicevano: Chi
dunque può esser salvato?
19:26
E Gesù, riguardatili fisso, disse loro: Agli uomini questo è
impossibile; ma a Dio ogni cosa è possibile.
19:27
Allora Pietro, replicando, gli disse: Ecco, noi abbiamo lasciato ogni
cosa e tabbiam seguitato; che ne avremo dunque?
19:28
E Gesù disse loro: Io vi dico in verità che nella nuova
creazione, quando il Figliuol delluomo sederà sul trono
della sua gloria, anche voi che mavete seguitato, sederete su
dodici troni a giudicare le dodici tribù dIsraele.
19:29
E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre,
o madre, o figliuoli, o campi per amor del mio nome, ne riceverà
cento volte tanti, ed erederà la vita eterna.
19:30
Ma molti primi saranno ultimi; e molti ultimi, primi.
20:1
Poiché il regno de cieli è simile a un padron di
casa, il quale, in sul far del giorno, uscì a prender ad opra
de lavoratori per la sua vigna.
20:2
E avendo convenuto co lavoratori per un denaro al giorno, li
mandò nella sua vigna.
20:3
Ed uscito verso lora terza, ne vide degli altri che se ne
stavano sulla piazza disoccupati,
20:4
e disse loro: Andate anche voi nella vigna, e vi darò quel che
sarà giusto. Ed essi andarono.
20:5
Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso.
20:6
Ed uscito verso lundicesima, ne trovò degli altri in
piazza e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno
inoperosi?
20:7
Essi gli dissero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Egli
disse loro: Andate anche voi nella vigna.
20:8
Poi, fattosi sera, il padron della vigna disse al suo fattore: Chiama
i lavoratori e paga loro la mercede, cominciando dagli ultimi fino ai
primi.
20:9
Allora, venuti quei dellundecima ora, ricevettero un denaro per
uno.
20:10
E venuti i primi, pensavano di ricever di più; ma ricevettero
anchessi un denaro per uno.
20:11
E ricevutolo, mormoravano contro al padron di casa, dicendo:
20:12
Questi ultimi non han fatto che unora e tu li hai fatti pari a
noi che abbiamo portato il peso della giornata e il caldo.
20:13
Ma egli, rispondendo a un di loro, disse: Amico, io non ti fo alcun
torto; non convenisti meco per un denaro?
20:14
Prendi il tuo, e vattene; ma io voglio dare a questultimo
quanto a te.
20:15
Non mè lecito far del mio ciò che voglio? o vedi
tu di mal occhio chio sia buono?
20:16
Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi.
20:17
Poi Gesù, stando per salire a Gerusalemme, trasse da parte i
suoi dodici discepoli; e, cammin facendo, disse loro:
20:18
Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e il Figliuol delluomo sarà
dato nelle mani de capi sacerdoti e degli scribi;
20:19
ed essi lo condanneranno a morte, e lo metteranno nelle mani dei
Gentili per essere schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo
giorno risusciterà.
20:20
Allora la madre de figliuoli di Zebedeo saccostò a
lui co suoi figliuoli, prostrandosi e chiedendogli qualche
cosa.
20:21
Ed egli le domandò: Che vuoi? Ella gli disse: Ordina che
questi miei due figliuoli seggano luno alla tua destra e
laltro alla tua sinistra, nel tuo regno.
20:22
E Gesù, rispondendo, disse: Voi non sapete quel che chiedete.
Potete voi bere il calice che io sto per bere? Essi gli dissero: Sì,
lo possiamo.
20:23
Egli disse loro: Voi certo berrete il mio calice; ma quantè
al sedermi a destra o a sinistra non sta a me il darlo, ma è
per quelli a cui è stato preparato dal Padre mio.
20:24
E i dieci, udito ciò, furono indignati contro i due fratelli.
20:25
Ma Gesù, chiamatili a sé, disse: Voi sapete che i
principi delle nazioni le signoreggiano, e che i grandi usano potestà
sopra di esse.
20:26
Ma non è così tra voi; anzi, chiunque vorrà
esser grande fra voi, sarà vostro servitore;
20:27
e chiunque fra voi vorrà esser primo, sarà vostro
servitore;
20:28
appunto come il Figliuol delluomo non è venuto per esser
servito ma per servire, e per dar la vita sua come prezzo di riscatto
per molti.
20:29
E come uscivano da Gerico, una gran moltitudine lo seguì.
20:30
Ed ecco che due ciechi, seduti presso la strada, avendo udito che
Gesù passava, si misero a gridare: Abbi pietà di noi,
Signore, figliuol di Davide!
20:31
Ma la moltitudine li sgridava, perché tacessero; essi però
gridavan più forte: Abbi pietà di noi, Signore,
figliuol di Davide!
20:32
E Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: Che volete chio
vi faccia?
20:33
Ed essi: Signore, che saprano gli occhi nostri.
20:34
Allora Gesù, mosso a pietà, toccò gli occhi
loro, e in quellistante ricuperarono la vista e lo seguirono.
21:1
E quando furon vicini a Gerusalemme e furon giunti a Betfage, presso
al monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli,
21:2
dicendo loro: Andate nella borgata che è dirimpetto a voi; e
subito troverete unasina legata, e un puledro con essa;
scioglieteli e menatemeli.
21:3
E se alcuno vi dice qualcosa, direte che il Signore ne ha bisogno, e
subito li manderà.
21:4
Or questo avvenne affinché si adempisse la parola del profeta:
21:5
Dite alla figliuola di Sion: Ecco il tuo re viene a te, mansueto, e
montato sopra unasina, e un asinello, puledro dasina.
21:6
E i discepoli andarono e fecero come Gesù avea loro ordinato;
21:7
menarono lasina e il puledro, vi misero sopra i loro mantelli,
e Gesù vi si pose a sedere.
21:8
E la maggior parte della folla stese i mantelli sulla via; e altri
tagliavano de rami dagli alberi e li stendeano sulla via.
21:9
E le turbe che precedevano e quelle che seguivano, gridavano: Osanna
al Figliuolo di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del
Signore! Osanna ne luoghi altissimi!
21:10
Ed essendo egli entrato in Gerusalemme, tutta la città fu
commossa e si diceva:
21:11
Chi è costui? E le turbe dicevano: Questi è Gesù,
il profeta che è da Nazaret di Galilea.
21:12
E Gesù entrò nel tempio e cacciò fuori tutti
quelli che quivi vendevano e compravano; e rovesciò le tavole
dei cambiamonete e le sedie de venditori di colombi.
21:13
E disse loro: Egli è scritto: La mia casa sarà chiamata
casa dorazione; ma voi ne fate una spelonca di ladroni.
21:14
Allora vennero a lui, nel tempio, de ciechi e degli zoppi, ed
egli li sanò.
21:15
Ma i capi sacerdoti e gli scribi, vedute le maraviglie che avea
fatte, e i fanciulli che gridavano nel tempio: Osanna al figliuol di
Davide, ne furono indignati, e gli dissero: Odi tu quel che dicono
costoro?
21:16
E Gesù disse loro: Sì. Non avete mai letto: Dalla bocca
de fanciulli e de lattanti hai tratto lode?
21:17
E, lasciatili, se ne andò fuor della città a Betania,
dove albergò.
21:18
E la mattina, tornando in città, ebbe fame.
21:19
E vedendo un fico sulla strada, gli si accostò, ma non vi
trovò altro che delle foglie; e gli disse: Mai più in
eterno non nasca frutto da te. E subito il fico si seccò.
21:20
E i discepoli, veduto ciò, si maravigliarono, dicendo: come
sè in un attimo seccato il fico?
21:21
E Gesù, rispondendo, disse loro: Io vi dico in verità:
Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quel chè
stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: Togliti di
là e gettati nel mare, sarebbe fatto.
21:22
E tutte le cose che domanderete nella preghiera, se avete fede, le
otterrete.
21:23
E quando fu venuto nel tempio, i capi sacerdoti e gli anziani del
popolo si accostarono a lui, mentregli insegnava, e gli
dissero: Con quale autorità fai tu queste cose? E chi tha
data codesta autorità?
21:24
E Gesù, rispondendo, disse loro: Anchio vi domanderò
una cosa; e se voi mi rispondete, anchio vi dirò con
quale autorità faccio queste cose.
21:25
Il battesimo di Giovanni, donde veniva? dal cielo o dagli
uomini? Ed essi ragionavan fra loro, dicendo: Se diciamo: Dal cielo,
egli ci dirà: Perché dunque non gli credeste?
21:26
E se diciamo: Dagli uomini, temiamo la moltitudine, perché
tutti tengon Giovanni per profeta.
21:27
Risposero dunque a Gesù, dicendo: Non lo sappiamo. E anchegli
disse loro: E neppur io vi dirò con quale autorità io
fo queste cose.
21:28
Or che vi par egli? Un uomo avea due figliuoli. Accostatosi al primo
disse: Figliuolo, va oggi a lavorare nella vigna.
21:29
Ed egli, rispondendo, disse: Vado, signore; ma non vi andò.
21:30
E accostatosi al secondo, gli disse lo stesso. Ma egli, rispondendo,
disse: Non voglio; ma poi, pentitosi, vandò.
21:31
Qual de due fece la volontà del padre? Essi gli dissero:
Lultimo. E Gesù a loro: Io vi dico in verità: I
pubblicani e le meretrici vanno innanzi a voi nel regno di Dio.
21:32
Poiché Giovanni è venuto a voi per la via della
giustizia, e voi non gli avete creduto; ma i pubblicani e le
meretrici gli hanno creduto; e voi, che avete veduto questo, neppur
poi vi siete pentiti per credere a lui.
21:33
Udite unaltra parabola: Vi era un padron di casa, il quale
piantò una vigna e le fece attorno una siepe, e vi scavò
un luogo da spremer luva, e vi edificò una torre; poi
lallogò a de lavoratori, e se nandò
in viaggio.
21:34
Or quando fu vicina la stagione de frutti, mandò i suoi
servitori dai lavoratori per ricevere i frutti della vigna.
21:35
Ma i lavoratori, presi i servitori, uno ne batterono, uno ne
uccisero, e un altro ne lapidarono.
21:36
Da capo mandò degli altri servitori, in maggior numero de
primi; e coloro li trattarono nello stesso modo.
21:37
Finalmente, mandò loro il suo figliuolo, dicendo: Avranno
rispetto al mio figliuolo.
21:38
Ma i lavoratori, veduto il figliuolo, dissero tra di loro: Costui è
lerede; venite, uccidiamolo, e facciam nostra la sua eredità.
21:39
E presolo, lo cacciaron fuori della vigna, e luccisero.
21:40
Quando dunque sarà venuto il padron della vigna, che farà
egli a que lavoratori?
21:41
Essi gli risposero: Li farà perir malamente, cotesti
scellerati, e allogherà la vigna ad altri lavoratori, i quali
gliene renderanno il frutto a suo tempo.
21:42
Gesù disse loro: Non avete mai letto nelle Scritture: La
pietra che gli edificatori hanno riprovata è quella chè
divenuta pietra angolare; ciò è stato fatto dal
Signore, ed è cosa maravigliosa agli occhi nostri?
21:43
Perciò io vi dico che il Regno di Dio vi sarà tolto, e
sarà dato ad una gente che ne faccia i frutti.
21:44
E chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed ella
stritolerà colui sul quale cadrà.
21:45
E i capi sacerdoti e i Farisei, udite le sue parabole, si avvidero
che parlava di loro;
21:46
e cercavano di pigliarlo, ma temettero le turbe che lo teneano per
profeta.
22:1
E Gesù prese di nuovo a parlar loro in parabole dicendo:
22:2
Il regno de cieli è simile ad un re, il quale fece le
nozze del suo figliuolo.
22:3
E mandò i suoi servitori a chiamare glinvitati alle
nozze; ma questi non vollero venire.
22:4
Di nuovo mandò degli altri servitori, dicendo: Dite agli
invitati: Ecco, io ho preparato il mio pranzo; i miei buoi ed i miei
animali ingrassati sono ammazzati, e tutto è pronto; venite
alle nozze.
22:5
Ma quelli, non curandosene, se nandarono, chi al suo campo, chi
al suo traffico;
22:6
gli altri poi, presi i suoi servitori, li oltraggiarono e li
uccisero.
22:7
Allora il re sadirò, e mandò le sue truppe a
sterminare quegli omicidi e ad ardere la loro città.
22:8
Quindi disse ai suoi servitori: Le nozze, sì, sono pronte; ma
glinvitati non ne erano degni.
22:9
Andate dunque sui crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti
troverete.
22:10
E quei servitori, usciti per le strade, raunarono tutti quelli che
trovarono, cattivi e buoni; e la sala delle nozze fu ripiena di
commensali.
22:11
Or il re, entrato per vedere quelli che erano a tavola, notò
quivi un uomo che non vestiva labito di nozze.
22:12
E gli disse: Amico, come sei entrato qua senza aver un abito da
nozze? E colui ebbe la bocca chiusa.
22:13
Allora il re disse ai servitori: Legatelo mani e piedi e gettatelo
nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor de
denti.
22:14
Poiché molti son chiamati, ma pochi eletti.
22:15
Allora i Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per veder di
coglierlo in fallo nelle sue parole.
22:16
E gli mandarono i loro discepoli con gli Erodiani a dirgli: Maestro,
noi sappiamo che sei verace e insegni la via di Dio secondo verità,
e non ti curi dalcuno, perché non guardi allapparenza
delle persone.
22:17
Dicci dunque: Che te ne pare? È egli lecito pagare il tributo
a Cesare, o no?
22:18
Ma Gesù, conosciuta la loro malizia, disse: Perché mi
tentate, ipocriti?
22:19
Mostratemi la moneta del tributo. Ed essi gli porsero un denaro. Ed
egli domandò loro:
22:20
Di chi è questa effigie e questa iscrizione?
22:21
Gli risposero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a
Cesare quel chè di Cesare, e a Dio quel chè
di Dio.
22:22
Ed essi, udito ciò, si maravigliarono; e, lasciatolo, se ne
andarono.
22:23
In quellistesso giorno vennero a lui de Sadducei, i quali
dicono che non vè risurrezione, e gli domandarono:
22:24
Maestro, Mosè ha detto: Se uno muore senza figliuoli, il
fratel suo sposi la moglie di lui e susciti progenie al suo fratello.
22:25
Or verano fra di noi sette fratelli; e il primo, ammogliatosi,
morì; e, non avendo prole, lasciò sua moglie al suo
fratello.
22:26
Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo.
22:27
Infine, dopo tutti, morì anche la donna.
22:28
Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sarà ella
moglie? Poiché tutti lhanno avuta.
22:29
Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, perché
non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio.
22:30
Perché alla risurrezione né si prende né si dà
moglie; ma i risorti son come angeli ne cieli.
22:31
Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete voi letto quel che
vi fu insegnato da Dio,
22:32
quando disse: Io sono lIddio di Abramo e lIddio dIsacco
e lIddio di Giacobbe? Egli non è lIddio de
morti, ma de viventi.
22:33
E le turbe, udite queste cose, stupivano della sua dottrina.
22:34
Or i Farisei, udito chegli avea chiusa la bocca a
Sadducei, si raunarono insieme;
22:35
e uno di loro, dottor della legge, gli domandò, per metterlo
alla prova:
22:36
Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?
22:37
E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo
cuore e con tutta lanima tua e con tutta la mente tua.
22:38
Questo è il grande e il primo comandamento.
22:39
Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te
stesso.
22:40
Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti.
22:41
Or essendo i Farisei raunati, Gesù li interrogò,
dicendo:
22:42
Che vi par egli del Cristo? di chi è egli figliuolo? Essi gli
risposero: Di Davide.
22:43
Ed egli a loro: Come dunque Davide, parlando per lo Spirito, lo
chiama Signore, dicendo:
22:44
Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finché
io abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi?
22:45
Se dunque Davide lo chiama Signore, comè egli suo
figliuolo?
22:46
E nessuno potea replicargli parola; e da quel giorno nessuno ardì
più interrogarlo.
23:1
Allora Gesù parlò alle turbe e ai suoi discepoli,
23:2
dicendo: Gli scribi e i Farisei seggono sulla cattedra di Mosè.
23:3
Fate dunque ed osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate
secondo le opere loro; perché dicono e non fanno.
23:4
Difatti, legano de pesi gravi e li mettono sulle spalle della
gente; ma loro non li voglion muovere neppur col dito.
23:5
Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini;
difatti allargano le lor filatterie ed allungano le frange de
mantelli;
23:6
ed amano i primi posti ne conviti e i primi seggi nelle
sinagoghe
23:7
e i saluti nelle piazze e desser chiamati dalla gente:
"Maestro!"
23:8
Ma voi non vi fate chiamar "Maestro", perché uno
solo è il vostro maestro, e voi siete tutti fratelli.
23:9
E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno
solo è il Padre vostro, quello che è ne cieli.
23:10
E non vi fate chiamar guide, perché una sola è la
vostra guida, il Cristo:
23:11
ma il maggiore fra voi sia vostro servitore.
23:12
Chiunque sinnalzerà sarà abbassato, e chiunque si
abbasserà sarà innalzato.
23:13
Ma guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché serrate il
regno de cieli dinanzi alla gente; poiché, né vi
entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di
entrare.
23:14
Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti! perciocch� voi divorate le case delle vedove; e ci�, sotto specie di far lunghe orazioni; perci�, voi riceverete maggior condannazione.
23:15
Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché scorrete mare e
terra per fare un proselito; e fatto che sia, lo rendete figliuol
della geenna il doppio di voi.
23:16
Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non è
nulla; ma se giura per loro del tempio, resta obbligato.
23:17
Stolti e ciechi, poiché qual è maggiore: loro, o
il tempio che santifica loro?
23:18
E se uno, voi dite, giura per laltare, non è nulla; ma
se giura per lofferta che cè sopra, resta
obbligato.
23:19
Ciechi, poiché qual è maggiore: lofferta, o
laltare che santifica lofferta?
23:20
Chi dunque giura per laltare, giura per esso e per tutto quel
che cè sopra;
23:21
e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che labita;
23:22
e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che
vi siede sopra.
23:23
Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché pagate la decima
della menta e dellaneto e del comino, e trascurate le cose più
gravi della legge: il giudicio, e la misericordia, e la fede. Queste
son le cose che bisognava fare, senza tralasciar le altre.
23:24
Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello.
23:25
Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché nettate il di
fuori del calice e del piatto, mentre dentro son pieni di rapina e
dintemperanza.
23:26
Fariseo cieco, netta prima il di dentro del calice e del piatto,
affinché anche il di fuori diventi netto.
23:27
Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché siete simili a
sepolcri imbiancati, che appaion belli di fuori, ma dentro son pieni
dossa di morti e dogni immondizia.
23:28
Così anche voi, di fuori apparite giusti alla gente; ma dentro
siete pieni dipocrisia e diniquità.
23:29
Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché edificate i
sepolcri ai profeti, e adornate le tombe de giusti e dite:
23:30
Se fossimo stati ai dì de nostri padri, non saremmo
stati loro complici nello spargere il sangue dei profeti!
23:31
Talché voi testimoniate contro voi stessi, che siete figliuoli
di coloro che uccisero i profeti.
23:32
E voi, colmate pure la misura dei vostri padri!
23:33
Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna?
23:34
Perciò, ecco, io vi mando de profeti e de savî
e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce;
altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di
città in città,
23:35
affinché venga su voi tutto il sangue giusto sparso sulla
terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria,
figliuol di Barachia, che voi uccideste fra il tempio e laltare.
23:36
Io vi dico in verità che tutte queste cose verranno su questa
generazione.
23:37
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti
sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli,
come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non
avete voluto!
23:38
Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta.
23:39
Poiché vi dico che dora innanzi non mi vedrete più,
finché diciate: Benedetto colui che viene nel nome del
Signore!
24:1
E come Gesù usciva dal tempio e se nandava, i suoi
discepoli gli saccostarono per fargli osservare gli edifizî
del tempio.
24:2
Ma egli rispose loro: Le vedete tutte queste cose? Io vi dico in
verità: Non sarà lasciata qui pietra sopra pietra che
non sia diroccata.
24:3
E stando egli seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli
saccostarono in disparte, dicendo: Dicci: Quando avverranno
queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della
fine delletà presente?
24:4
E Gesù, rispondendo, disse loro: Guardate che nessuno vi
seduca.
24:5
Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il
Cristo, e ne sedurranno molti.
24:6
Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; guardate di
non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà
ancora la fine.
24:7
Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro
regno; ci saranno carestie e terremoti in varî luoghi;
24:8
ma tutto questo non sarà che principio di dolori.
24:9
Allora vi getteranno in tribolazione e vuccideranno, e sarete
odiati da tutte le genti a cagion del mio nome.
24:10
E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a
vicenda.
24:11
E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti.
24:12
E perché liniquità sarà moltiplicata, la
carità dei più si raffredderà.
24:13
Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.
24:14
E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo,
onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà
la fine.
24:15
Quando dunque avrete veduta labominazione della desolazione,
della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi
legge pongavi mente),
24:16
allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti;
24:17
chi sarà sulla terrazza non scenda per toglier quello che è
in casa sua;
24:18
e chi sarà nel campo non torni indietro a prender la sua
veste.
24:19
Or guai alle donne che saranno incinte, ed a quelle che allatteranno
in que giorni!
24:20
E pregate che la vostra fuga non avvenga dinverno né di
sabato;
24:21
perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che
non vè stata luguale dal principio del mondo fino
ad ora, né mai più vi sarà.
24:22
E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe;
ma, a cagion degli eletti, que giorni saranno abbreviati.
24:23
Allora, se alcuno vi dice: Il Cristo eccolo qui, eccolo là2,
non lo credete;
24:24
perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran
segni e prodigî da sedurre, se fosse possibile, anche gli
eletti.
24:25
Ecco, ve lho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è
nel deserto, non vandate;
24:26
eccolo, è nelle stanze interne, non lo credete;
24:27
perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a
ponente, così sarà la venuta del Figliuol delluomo.
24:28
Dovunque sarà il carname, quivi si raduneranno le aquile.
24:29
Or subito dopo lafflizione di que giorni, il sole si
oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le
stelle cadranno dal cielo, e le potenze de cieli saranno
scrollate.
24:30
E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol delluomo;
ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e
vedranno il Figliuol delluomo venir sulle nuvole del cielo con
gran potenza e gloria.
24:31
E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i
suoi eletti dai quattro venti, dallun capo allaltro de
cieli.
24:32
Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi
rami si fanno teneri e metton le foglie, voi sapete che lestate
è vicina.
24:33
Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che
egli è vicino, proprio alle porte.
24:34
Io vi dico in verità che questa generazione non passerà
prima che tutte queste cose siano avvenute.
24:35
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
24:36
Ma quantè a quel giorno ed a quellora nessuno li
sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre
solo.
24:37
E come fu ai giorni di Noè, così sarà alla
venuta del Figliuol delluomo.
24:38
Infatti, come ne giorni innanzi al diluvio si mangiava e si
beveva, si prendea moglie e sandava a marito, sino al giorno
che Noè entrò nellarca,
24:39
e di nulla si avvide la gente, finché venne il diluvio che
portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta
del Figliuol delluomo.
24:40
Allora due saranno nel campo; luno sarà preso e laltro
lasciato;
24:41
due donne macineranno al mulino: luna sarà presa e
laltra lasciata.
24:42
Vegliate, dunque, perché non sapete in qual giorno il vostro
Signore sia per venire.
24:43
Ma sappiate questo, che se il padron di casa sapesse a qual vigilia
il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe forzar la sua
casa.
24:44
Perciò, anche voi siate pronti; perché, nellora
che non pensate, il Figliuol delluomo verrà.
24:45
Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia
costituito sui domestici per dar loro il vitto a suo tempo?
24:46
Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così
occupato!
24:47
Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi
beni.
24:48
Ma, segli è un malvagio servitore che dica in cuor suo:
Il mio padrone tarda a venire;
24:49
e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e bere con gli
ubriaconi,
24:50
il padrone di quel servitore verrà nel giorno che non se
laspetta, e nellora che non sa;
24:51
e lo farà lacerare a colpi di flagello, e gli assegnerà
la sorte deglipocriti. Ivi sarà il pianto e lo stridor
de denti.
25:1
Allora il regno de cieli sarà simile a dieci vergini le
quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrar lo sposo.
25:2
Or cinque desse erano stolte e cinque avvedute;
25:3
le stolte, nel prendere le loro lampade, non avean preso seco
dellolio;
25:4
mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avean preso
dellolio ne vasi.
25:5
Or tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose e si
addormentarono.
25:6
E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli
incontro!
25:7
Allora tutte quelle vergini si destarono e acconciaron le loro
lampade.
25:8
E le stolte dissero alle avvedute: Dateci del vostro olio, perché
le nostre lampade si spengono.
25:9
Ma le avvedute risposero: No, che talora non basti per noi e per voi;
andate piuttosto da venditori e compratevene!
25:10
Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e
quelle che eran pronte, entraron con lui nella sala delle nozze, e
luscio fu chiuso.
25:11
Allultimo vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore,
Signore, aprici!
25:12
Ma egli, rispondendo, disse: Io vi dico in verità: Non vi
conosco.
25:13
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né
lora.
25:14
Poiché avverrà come di un uomo il quale, partendo per
un viaggio, chiamò i suoi servitori e affidò loro i
suoi beni;
25:15
e alluno diede cinque talenti, a un altro due, e a un altro
uno; a ciascuno secondo la sua capacità; e partì.
25:16
Subito, colui che avea ricevuto i cinque talenti andò a farli
fruttare, e ne guadagnò altri cinque.
25:17
Parimente, quello de due ne guadagnò altri due.
25:18
Ma colui che ne avea ricevuto uno, andò e, fatta una buca in
terra, vi nascose il danaro del suo padrone.
25:19
Or dopo molto tempo, ecco il padrone di que servitori a fare i
conti con loro.
25:20
E colui che avea ricevuto i cinque talenti, venne e presentò
altri cinque talenti, dicendo: Signore, tu maffidasti cinque
talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.
25:21
E il suo padrone gli disse: Va bene, buono e fedel servitore; sei
stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose;
entra nella gioia del tuo Signore.
25:22
Poi, presentatosi anche quello de due talenti, disse: Signore,
tu maffidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due.
25:23
Il suo padrone gli disse: Va bene, buono e fedel servitore; sei stato
fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra
nella gioia del tuo Signore.
25:24
Poi, accostatosi anche quello che avea ricevuto un talento solo,
disse: Signore, io sapevo che tu sei uomo duro, che mieti dove non
hai seminato, e raccogli dove non hai sparso;
25:25
ebbi paura, e andai a nascondere il tuo talento sotterra; eccoti il
tuo.
25:26
E il suo padrone, rispondendo, gli disse: Servo malvagio ed
infingardo, tu sapevi chio mieto dove non ho seminato e
raccolgo dove non ho sparso;
25:27
dovevi dunque portare il mio danaro dai banchieri; e al mio ritorno,
avrei ritirato il mio con interesse.
25:28
Toglietegli dunque il talento, e datelo a colui che ha i dieci
talenti.
25:29
Poiché a chiunque ha sarà dato, ed egli sovrabbonderà;
ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
25:30
E quel servitore disutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà
il pianto e lo stridor dei denti.
25:31
Or quando il Figliuol delluomo sarà venuto nella sua
gloria, avendo seco tutti gli angeli, allora sederà sul trono
della sua gloria.
25:32
E tutte le genti saranno radunate dinanzi a lui; ed egli separerà
gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri;
25:33
e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.
25:34
Allora il Re dirà a quelli della sua destra: Venite, voi, i
benedetti del Padre mio; eredate il regno che vè stato
preparato sin dalla fondazione del mondo.
25:35
Perché ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi
deste da bere; fui forestiere, e maccoglieste;
25:36
fui ignudo, e mi rivestiste; fui infermo, e mi visitaste; fui in
prigione, e veniste a trovarmi.
25:37
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai tabbiam
veduto aver fame e tabbiam dato da mangiare? o aver sete e
tabbiam dato da bere?
25:38
Quando mai tabbiam veduto forestiere e tabbiamo accolto?
o ignudo e tabbiam rivestito?
25:39
Quando mai tabbiam veduto infermo o in prigione e siam venuti a
trovarti?
25:40
E il Re, rispondendo, dirà loro: In verità vi dico che
in quanto lavete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli,
lavete fatto a me.
25:41
Allora dirà anche a coloro dalla sinistra: Andate via da me,
maledetti, nel fuoco eterno, preparato pel diavolo e per i suoi
angeli!
25:42
Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non
mi deste da bere;
25:43
fui forestiere e non maccoglieste; ignudo, e non mi rivestiste;
infermo ed in prigione, e non mi visitaste.
25:44
Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: Signore, quando
tabbiam veduto aver fame, o sete, o esser forestiere, o ignudo,
o infermo, o in prigione, e non tabbiamo assistito?
25:45
Allora risponderà loro, dicendo: In verità vi dico che
in quanto non lavete fatto ad uno di questi minimi, non lavete
fatto neppure a me.
25:46
E questi se ne anderanno a punizione eterna; ma i giusti a vita
eterna.
26:1
Ed avvenne che quando Gesù ebbe finiti tutti questi
ragionamenti, disse ai suoi discepoli:
26:2
Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figliuol
delluomo sarà consegnato per esser crocifisso.
26:3
Allora i capi sacerdoti e gli anziani del popolo si raunarono nella
corte del sommo sacerdote detto Caiàfa,
26:4
e deliberarono nel loro consiglio di pigliar Gesù con inganno
e di farlo morire.
26:5
Ma dicevano: Non durante la festa, perché non accada tumulto
nel popolo.
26:6
Or essendo Gesù in Betania, in casa di Simone il lebbroso,
26:7
venne a lui una donna che aveva un alabastro dolio odorifero di
gran prezzo, e lo versò sul capo di lui che stava a tavola.
26:8
Veduto ciò, i discepoli furono indignati e dissero: A che
questa perdita?
26:9
Poiché questolio si sarebbe potuto vender caro, e il
denaro darlo ai poveri.
26:10
Ma Gesù, accortosene, disse loro: Perché date noia a
questa donna? Ella ha fatto unazione buona verso di me.
26:11
Perché i poveri li avete sempre con voi; ma me non mi avete
sempre.
26:12
Poiché costei, versando questolio sul mio corpo, lha
fatto in vista della mia sepoltura.
26:13
In verità vi dico che per tutto il mondo, dovunque sarà
predicato questo evangelo, anche quello che costei ha fatto, sarà
raccontato in memoria di lei.
26:14
Allora uno dei dodici, detto Giuda Iscariot, andò dai capi
sacerdoti e disse loro:
26:15
Che mi volete dare, e io ve lo consegnerò? Ed essi gli
contarono trenta sicli dargento.
26:16
E da quellora cercava il momento opportuno di tradirlo.
26:17
Or il primo giorno degli azzimi i discepoli saccostarono a Gesù
e gli dissero: Dove vuoi che ti prepariamo da mangiar la pasqua?
26:18
Ed egli disse: Andate in città dal tale, e ditegli: Il Maestro
dice: Il mio tempo è vicino; farò la pasqua da te, co
miei discepoli.
26:19
E i discepoli fecero come Gesù avea loro ordinato, e
prepararono la pasqua.
26:20
E quando fu sera, si mise a tavola co dodici discepoli.
26:21
E mentre mangiavano, disse: In verità io vi dico: Uno di voi
mi tradirà.
26:22
Ed essi, grandemente attristati, cominciarono a dirgli ad uno ad uno:
Sono io quello, Signore?
26:23
Ma egli rispondendo, disse: Colui che ha messo con me la mano nel
piatto, quello mi tradirà.
26:24
Certo, il Figliuol delluomo se ne va, come è scritto di
lui, ma guai a quelluomo per cui il Figliuol delluomo è
tradito! Meglio sarebbe per cotestuomo, se non fosse mai nato.
26:25
E Giuda, che lo tradiva, prese a dire: Sono io quello, Maestro? E
Gesù a lui: Lhai detto.
26:26
Or mentre mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la
benedizione, lo ruppe, e dandolo a suoi discepoli, disse:
Prendete, mangiate, questo è il mio corpo.
26:27
Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo:
26:28
Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il
sangue del patto, il quale è sparso per molti per la
remissione dei peccati.
26:29
Io vi dico che dora in poi non berrò più di
questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo
con voi nel regno del Padre mio.
26:30
E dopo chebbero cantato linno, uscirono per andare al
monte degli Ulivi.
26:31
Allora Gesù disse loro: Questa notte voi tutti avrete in me
unoccasion di caduta; perché è scritto: Io
percoterò il pastore, e le pecore della greggia saranno
disperse.
26:32
Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea.
26:33
Ma Pietro, rispondendo, gli disse: Quandanche tu fossi per
tutti unoccasion di caduta, non lo sarai mai per me.
26:34
Gesù gli disse: In verità ti dico che questa stessa
notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte.
26:35
E Pietro a lui: Quandanche mi convenisse morir teco, non però
ti rinnegherò. E lo stesso dissero pure tutti i discepoli.
26:36
Allora Gesù venne con loro in un podere detto Getsemani, e
disse ai discepoli: Sedete qui finché io sia andato là
ed abbia orato.
26:37
E presi seco Pietro e i due figliuoli di Zebedeo, cominciò ad
esser contristato ed angosciato.
26:38
Allora disse loro: Lanima mia è oppressa da tristezza
mortale; rimanete qui e vegliate meco.
26:39
E andato un poco innanzi, si gettò con la faccia a terra,
pregando, e dicendo: Padre mio, se è possibile, passi oltre da
me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi.
26:40
Poi venne a discepoli, e li trovò che dormivano, e disse
a Pietro: Così, non siete stati capaci di vegliar meco unora
sola?
26:41
Vegliate ed orate, affinché non cadiate in tentazione; ben è
lo spirito pronto, ma la carne è debole.
26:42
Di nuovo, per la seconda volta, andò e pregò, dicendo:
Padre mio, se non è possibile che questo calice passi oltre da
me, senza chio lo beva, sia fatta la tua volontà.
26:43
E tornato, li trovò che dormivano perché gli occhi loro
erano aggravati.
26:44
E lasciatili, andò di nuovo e pregò per la terza volta,
ripetendo le medesime parole.
26:45
Poi venne ai discepoli e disse loro: Dormite pure oramai, e
riposatevi! Ecco, lora è giunta, e il Figliuol delluomo
è dato nelle mani dei peccatori.
26:46
Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino.
26:47
E mentre parlava ancora, ecco arrivar Giuda, uno dei dodici, e con
lui una gran turba con spade e bastoni, da parte de capi
sacerdoti e degli anziani del popolo.
26:48
Or colui che lo tradiva, avea dato loro un segnale, dicendo: Quello
che bacerò, è lui; pigliatelo.
26:49
E in quellistante, accostatosi a Gesù, gli disse: Ti
saluto, Maestro! e gli dette un lungo bacio.
26:50
Ma Gesù gli disse: Amico, a far che sei tu qui? Allora,
accostatisi, gli misero le mani addosso, e lo presero.
26:51
Ed ecco, un di coloro cheran con lui, stesa la mano alla spada,
la sfoderò; e percosso il servitore del sommo sacerdote, gli
spiccò lorecchio.
26:52
Allora Gesù gli disse: Riponi la tua spada al suo posto,
perché tutti quelli che prendon la spada, periscon per la
spada.
26:53
Credi tu forse chio non potrei pregare il Padre mio che mi
manderebbe in questistante più di dodici legioni
dangeli?
26:54
Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna
che così avvenga?
26:55
In quel punto Gesù disse alle turbe: Voi siete usciti con
spade e bastoni come contro ad un ladrone, per pigliarmi. Ogni giorno
sedevo nel tempio ad insegnare, e voi non mavete preso;
26:56
ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le
scritture de profeti. Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se
ne fuggirono.
26:57
Or quelli che aveano preso Gesù, lo menarono a Caiàfa,
sommo sacerdote, presso il quale erano raunati gli scribi e gli
anziani.
26:58
E Pietro lo seguiva da lontano, finché giunsero alla corte del
sommo sacerdote; ed entrato dentro, si pose a sedere con le guardie,
per veder la fine.
26:59
Or i capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche falsa
testimonianza contro a Gesù per farlo morire;
26:60
e non ne trovavano alcuna, benché si fossero fatti avanti
molti falsi testimoni.
26:61
Finalmente, se ne fecero avanti due che dissero: Costui ha detto: Io
posso disfare il tempio di Dio e riedificarlo in tre giorni.
26:62
E il sommo sacerdote, levatosi in piedi, gli disse: Non rispondi tu
nulla? Che testimoniano costoro contro a te? Ma Gesù taceva.
26:63
E il sommo sacerdote gli disse: Ti scongiuro per lIddio vivente
a dirci se tu se il Cristo, il Figliuol di Dio.
26:64
Gesù gli rispose: Tu lhai detto; anzi vi dico che da ora
innanzi vedrete il Figliuol delluomo sedere alla destra della
Potenza, e venire su le nuvole del cielo.
26:65
Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: Egli
ha bestemmiato; che bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco,
ora avete udita la sua bestemmia.
26:66
Che ve ne pare? Ed essi, rispondendo, dissero: È reo di morte.
26:67
Allora gli sputarono in viso e gli diedero de pugni; e altri lo
schiaffeggiarono,
26:68
dicendo: O Cristo profeta, indovinaci: Chi tha percosso?
26:69
Pietro, intanto, stava seduto fuori nella corte; e una serva gli si
accostò, dicendo: Anche tu eri con Gesù il Galileo.
26:70
Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: Non so quel che tu
dica.
26:71
E come fu uscito fuori nellantiporto, unaltra lo vide e
disse a coloro cheran quivi: Anche costui era con Gesù
Nazareno.
26:72
Ed egli daccapo lo negò giurando: Non conosco quelluomo.
26:73
Di lì a poco, gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: Per
certo tu pure sei di quelli, perché anche la tua parlata ti dà
a conoscere.
26:74
Allora egli cominciò ad imprecare ed a giurare: Non conosco
quelluomo! E in quellistante il gallo cantò.
26:75
E Pietro si ricordò della parola di Gesù che gli aveva
detto: Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. E
uscito fuori, pianse amaramente.
27:1
Poi, venuta la mattina, tutti i capi sacerdoti e gli anziani del
popolo tennero consiglio contro a Gesù per farlo morire.
27:2
E legatolo, lo menarono via e lo consegnarono a Pilato, il
governatore.
27:3
Allora Giuda, che lavea tradito, vedendo che Gesù era
stato condannato, si pentì, e riportò i trenta sicli
dargento ai capi sacerdoti ed agli anziani,
27:4
dicendo: Ho peccato, tradendo il sangue innocente. Ma essi dissero:
Che cimporta?
27:5
Pensaci tu. Ed egli, lanciati i sicli nel tempio, sallontanò
e andò ad impiccarsi.
27:6
Ma i capi sacerdoti, presi quei sicli, dissero: Non è lecito
metterli nel tesoro delle offerte, perché son prezzo di
sangue.
27:7
E tenuto consiglio, comprarono con quel danaro il campo del vasaio da
servir di sepoltura ai forestieri.
27:8
Perciò quel campo, fino al dì doggi, è
stato chiamato: Campo di sangue.
27:9
Allora sadempì quel che fu detto dal profeta Geremia: E
presero i trenta sicli dargento, prezzo di colui chera
stato messo a prezzo, messo a prezzo dai figliuoli dIsraele;
27:10
e li dettero per il campo del vasaio, come me lavea ordinato il
Signore.
27:11
Or Gesù comparve davanti al governatore; e il governatore lo
interrogò, dicendo: Sei tu il re de Giudei? E Gesù
gli disse: Sì, lo sono.
27:12
E accusato da capi sacerdoti e dagli anziani, non rispose
nulla.
27:13
Allora Pilato gli disse: Non odi tu quante cose testimoniano contro
di te?
27:14
Ma egli non gli rispose neppure una parola; talché il
governatore se ne maravigliava grandemente.
27:15
Or ogni festa di Pasqua il governatore soleva liberare alla folla un
carcerato, qualunque ella volesse.
27:16
Avevano allora un carcerato famigerato, di nome Barabba.
27:17
Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: Chi volete che
vi liberi, Barabba, o Gesù detto Cristo?
27:18
Poiché egli sapeva che glielo avevano consegnato per invidia.
27:19
Or mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mandò a
dire: Non aver nulla che fare con quel giusto, perché oggi ho
sofferto molto in sogno a cagion di lui.
27:20
Ma i capi sacerdoti e gli anziani persuasero le turbe a chieder
Barabba e far perire Gesù.
27:21
E il governatore prese a dir loro: Qual de due volete che vi
liberi? E quelli dissero: Barabba.
27:22
E Pilato a loro: Che farò dunque di Gesù detto Cristo?
Tutti risposero: Sia crocifisso.
27:23
Ma pure, riprese egli, che male ha fatto? Ma quelli vie più
gridavano: Sia crocifisso!
27:24
E Pilato, vedendo che non riusciva a nulla, ma che si sollevava un
tumulto, prese dellacqua e si lavò le mani in presenza
della moltitudine, dicendo: Io sono innocente del sangue di questo
giusto; pensateci voi.
27:25
E tutto il popolo, rispondendo, disse: Il suo sangue sia sopra noi e
sopra i nostri figliuoli.
27:26
Allora egli liberò loro Barabba; e dopo aver fatto flagellare
Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
27:27
Allora i soldati del governatore, tratto Gesù nel pretorio,
radunarono attorno a lui tutta la coorte.
27:28
E spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto;
27:29
e intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e una
canna nella man destra; e inginocchiatisi dinanzi a lui, lo
beffavano, dicendo: Salve, re de Giudei!
27:30
E sputatogli addosso, presero la canna, e gli percotevano il capo.
27:31
E dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto, e lo rivestirono
delle sue vesti; poi lo menaron via per crocifiggerlo.
27:32
Or nelluscire trovarono un Cireneo chiamato Simone, e lo
costrinsero a portar la croce di Gesù.
27:33
E venuti ad un luogo detto Golgota, che vuol dire: Luogo del teschio,
gli dettero a bere del vino mescolato con fiele;
27:34
ma Gesù, assaggiatolo, non volle berne.
27:35
Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando a
sorte;
27:36
e postisi a sedere, gli facevan quivi la guardia.
27:37
E al disopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna:
QUESTO È GESÙ IL RE DE GIUDEI.
27:38
Allora furon con lui crocifissi due ladroni, uno a destra e laltro
a sinistra.
27:39
E coloro che passavano di lì, lo ingiuriavano, scotendo il
capo e dicendo:
27:40
Tu che disfai il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te
stesso, se tu sei Figliuol di Dio, e scendi giù di croce!
27:41
Similmente, i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani,
beffandosi, dicevano:
27:42
Ha salvato altri e non può salvar se stesso! Da che è
il re dIsraele, scenda ora giù di croce, e noi crederemo
in lui.
27:43
Sè confidato in Dio; lo liberi ora, sEi lo
gradisce, poiché ha detto: Son Figliuol di Dio.
27:44
E nello stesso modo lo vituperavano anche i ladroni crocifissi con
lui.
27:45
Or dallora sesta si fecero tenebre per tutto il paese, fino
allora nona.
27:46
E verso lora nona, Gesù gridò con gran voce: Elì,
Elì, lamà sabactanì? cioè: Dio mio, Dio
mio, perché mi hai abbandonato?
27:47
Ma alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: Costui chiama
Elia.
27:48
E subito un di loro corse a prendere una spugna; e inzuppatala
daceto e postala in cima ad una canna, gli die da bere.
27:49
Ma gli altri dicevano; Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo.
27:50
E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rendé lo
spirito.
27:51
Ed ecco, la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a
fondo, e la terra tremò, e le rocce si schiantarono,
27:52
e le tombe saprirono, e molti corpi de santi che
dormivano, risuscitarono;
27:53
ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella
santa città, ed apparvero a molti.
27:54
E il centurione e quelli che con lui facean la guardia a Gesù,
visto il terremoto e le cose avvenute, temettero grandemente,
dicendo: Veramente, costui era Figliuol di Dio.
27:55
Ora quivi erano molte donne che guardavano da lontano, le quali avean
seguitato Gesù dalla Galilea per assisterlo;
27:56
tra le quali erano Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo e di
Jose, e la madre de figliuoli di Zebedeo.
27:57
Poi, fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato
Giuseppe, il quale era divenuto anchegli discepolo di Gesù.
27:58
Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora
Pilato comandò che il corpo gli fosse rilasciato.
27:59
E Giuseppe, preso il corpo, lo involse in un panno lino netto,
27:60
e lo pose nella propria tomba nuova, che aveva fatta scavar nella
roccia, e dopo aver rotolata una gran pietra contro lapertura
del sepolcro, se ne andò.
27:61
Or Maria Maddalena e laltra Maria eran quivi, sedute dirimpetto
al sepolcro.
27:62
E lindomani, che era il giorno successivo alla Preparazione, i
capi sacerdoti ed i Farisei si radunarono presso Pilato, dicendo:
27:63
Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, mentre viveva ancora,
disse: Dopo tre giorni, risusciterò.
27:64
Ordina dunque che il sepolcro sia sicuramente custodito fino al terzo
giorno; che talora i suoi discepoli non vengano a rubarlo e dicano al
popolo: È risuscitato dai morti; così lultimo
inganno sarebbe peggiore del primo.
27:65
Pilato disse loro: Avete una guardia: andate, assicuratevi come
credete.
27:66
Ed essi andarono ad assicurare il sepolcro, sigillando la pietra, e
mettendovi la guardia.
28:1
Or nella notte del sabato, quando già albeggiava, il primo
giorno della settimana, Maria Maddalena e laltra Maria vennero
a visitare il sepolcro.
28:2
Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del
Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra,
e vi sedette sopra.
28:3
Il suo aspetto era come di folgore; e la sua veste, bianca come neve.
28:4
E per lo spavento che nebbero, le guardie tremarono e rimasero
come morte.
28:5
Ma langelo prese a dire alle donne: Voi, non temete; perché
io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso.
28:6
Egli non è qui, poiché è risuscitato come avea
detto; venite a vedere il luogo dove giaceva.
28:7
E andate presto a dire a suoi discepoli: Egli è
risuscitato da morti, ed ecco, vi precede in Galilea; quivi lo
vedrete. Ecco, ve lho detto.
28:8
E quelle, andatesene prestamente dal sepolcro con spavento ed
allegrezza grande, corsero ad annunziar la cosa a suoi
discepoli.
28:9
Quandecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: Vi
saluto! Ed esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e ladorarono.
28:10
Allora Gesù disse loro: Non temete; andate ad annunziare a
miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno.
28:11
Or mentre quelle andavano, ecco alcuni della guardia vennero in
città, e riferirono ai capi sacerdoti tutte le cose cherano
avvenute.
28:12
Ed essi, radunatisi con gli anziani, e tenuto consiglio, dettero una
forte somma di danaro a soldati dicendo:
28:13
Dite così: I suoi discepoli vennero di notte e lo rubarono
mentre dormivamo.
28:14
E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo
persuaderemo e vi metteremo fuor di pena.
28:15
Ed essi, preso il danaro, fecero secondo le istruzioni ricevute; e
quel dire è stato divulgato fra i Giudei, fino al dì
doggi.
28:16
Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che
Gesù avea loro designato.
28:17
E vedutolo, ladorarono; alcuni però dubitarono.
28:18
E Gesù accostatosi, parlò loro, dicendo: Ogni potestà
mè stata data in cielo e sulla terra.
28:19
Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del
Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo,
28:20 insegnando loro dosservar tutte quante le cose che vho
comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine
delletà presente.