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- Ghianda -        Dal quotidiano "Libero" di Venerdì 26 agosto 2011 - anno XLVI n. 206 - pag. 4   (testo da OCR)


II Carroccio è messo male ma i suoi elettori resisteranno

di Gilberto Oneto

Ha ragione Giuliano Zulin quando dice che si fa male a esultare per la crisi della Lega, perché tutto sarebbe sicuramente peggio senza. La Lega è la cosa migliore capitata al mondo politico italiano negli ultimi 150 anni, essa ha ridato speranza a milioni di cittadini oppressi da uno Stato ladro e prepotente.
Essa ha portato al centro del dibattito l'autonomia, il liberismo, l'onestà e il federalismo. Essa ha fatto sperare alla Padania di tornare a essere uno dei posti più civili e prosperi d'Europa. Contro la Lega si sono scatenati burocrati, patrioti, mantenuti, fascisti, comunisti, parassiti, politicanti corrotti e mascalzoni di vario genere.
� vero, in 20 e più anni di lotta, essa non ha ottenuto una cicca di quello che chiedeva, a causa della durezza della battaglia, della feroce e sporca resistenza degli avversari, ma anche per errori propri. A causa soprattutto rli una classe rlirigente che non è stata all'altezza del compito e che non ha saputo resistere né alla normale usura del tempo, né alla straordinaria forza di corruzione e di corrosione del potere romano.
Oggi non è in crisi o sta fallendo il progetto Lega: stanno crollando in maniera fragorosa e poco dignitosa il suo capo e il drappello di figuranti che ha raccolto attorno a sé fingendo di avere uno Stato Maggiore e degli ufficiali in grado di guidare un esercito, e non invece solo una prossenetica comitiva di incapaci.

PIANO A ESULTARE
Non esultino troppo i trusoni infiocchettati di tricolore, di solidarietà, patriottismo e socialità: se il "cerchio magico" finisce come una grande flatulenza, in un imbarazzante e surreale balletto di pemacchie, minacce e insulti, non è l'idea di Padania, non sono i progetti federali, non sono le aspirazioni alla libertà economica e all'autonomia politica che si afflosciano. Non spariranno i loro peggiori incubi: magari sembreranno assopirsi per qualche tempo ma ritorneranno più cattivi di prima. Per una ragione semplicissima: nessuna delle ragioni che hanno fatto nascere e crescere la lega sono venute meno. Anzi, esse sono tutte cresciute a dismisura.
Il debito pubblico è fuori controllo, le tasse palesi e striscianti crescono in continuazione, la corruzione della casta è sfacciata, la malavita impesta ogni angolo della comunità, il fisco è ladro, lo Stato inefficiente, i servizi disastrati, gli immigrati dilagano come cavallette: tutto come prima, più di prima.

LAVORI FORZATI
Il prezzo maggiore lo pagano sempre i ceti produttivi della Padania, derubati dei frutti del loro lavoro e accusati di razzismo, egoismo, grettezza e scarso amor patrio. Quello che potrebbe potenzialmente essere uno dei paesi più ricchi ed efficienti del mondo è ridotto a una sorta di gigantesco "laogai" costretto al lavoro forzato per mantenere una brulicante colonia di parassiti aggrappati a vario titolo all'accogliente corpaccione dello Stato. Per i patrioti più inossidabili, la Padania non ha alcun diritto di protestare perché semplicemente non esiste: in questo si verifica una sospetta assonanza di pensiero (si fa per dire) fra Gianfranco Fini e Paolo Ferrero. Per questo il loro dolore sarà lancinante quando la Padania riuscirà a liberarsi perché l'incazzatura di chi "non esiste" è anche più cattiva.
Fanno male a esultare per i guai della Lega perché le sue convulsioni sono frutto di una metamorfosi, di un cambio di pelle, di una salutare sostituzione di guidatore. Sarà una transizione magari lunga e dolorosa, ma quello che ne verrà fuori sarà per loro ancora più pericoloso. Perché è poco probabile che la prossima Lega sia propensa a farsi imboccare l'amatriciana in piazza o a cercare a ogni costo la "quadra".



Milano, 26 agosto 2011
Gilberto Oneto


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Gilberto Oneto - "II Carroccio è messo male ma i suoi elettori resisteranno"
- Dal quotidiano "Libero" di Venerdì 26 agosto 2011 - anno XLVI n. 206 - pag. 4   (testo da OCR)